Bergamaschi-5L’emergenza continua e Confagricoltura Modena chiede il sostegno delle istituzioni. Ieri la presidente di Confagricoltura Modena Eugenia Bergamaschi ha incontrato presso la sede di via Diena l’assessore regionale alle attività produttive Luciano Vecchi, per discutere sulla possibilità di ottenere proroghe sugli adempimenti imminenti (presentazione delle domande per la ricostruzione, IMU dei fabbricati inagibili, mutui, realizzazione interventi). La richiesta è di ottenere la proroga di almeno un anno dello stato di emergenza, premessa fondamentale per le altre proroghe e già inserita all’interno del decreto Sblocca Italia. All’interno dello stesso decreto dovrebbe essere approvata anche la possibilità di assunzione di ulteriore personale da parte dei Comuni, per agevolare l’apparato burocratico delle pratiche inerenti la ricostruzione che grava sui comuni.
Più complicato posticipare gli adempimenti fiscali e previdenziali per l’alluvione previsti per il 31 ottobre, mentre sulla scadenza per la presentazione delle domande per la ricostruzione (Sfinge) prevista per il 31 dicembre 2014 e l’ultimazione dei lavori prevista per il 31 dicembre 2015, dopo l’uscita dell’ordinanza 57 e s.m.e.i. per tutti i settori produttivi, è stato chiesto di estendere la proroga anche al settore agricolo (si attende l’ok della Commissione Europea) rispettivamente al 30 giugno 2015 (domande) e 30 giugno 2016 (ultimazione dei lavori).
«Come Confagricoltura Modena – spiega la presidente Eugenia Bergamaschi – ci siamo attivati per ottenere alcune proroghe alle scadenze fiscali, aprendo un dialogo con il mondo politico. Ringraziamo l’assessore Vecchi, che con competenza e disponibilità ci ha illustrato situazione. Siamo consapevoli che il momento è difficile in diverse zone d’Italia e che le emergenze sono tante, ma nel territorio modenese, ed in particolare nella Bassa, la ricostruzione è ancora lontana dall’essere terminata. In due anni abbiamo affrontato due calamità come terremoto e alluvione, cittadini e imprenditori non si sono ancora ripresi. Stiamo lavorando per ottenere la proroga dello stato di emergenza di almeno un anno: solo così le nostre aziende avranno la forza per proseguire l’attività».