Tavolo-con-i-premiatiA 13 anni dalla scomparsa dell’imprenditore Giorgio Lombardini, la fondazione che ne porta il nome continua a portarne avanti l’opera, assegnando borse di studio agli studenti e atleti capaci di distinguersi sia sui banchi di scuola sia sui campi di gara.  La giornata è iniziata con la presentazione dell’avvocato Tommaso Lombardini, presidente della Fondazione intitolata al padre Giorgio, già presidente degli Industriali reggiani, e di Roberto Rabitti, presidente del Panathlon. Numerose le autorità in sala, ospite d’onore, il Direttore Sportivo della Pallacanestro Reggiana, Alessandro Frosini; hanno presenziato, inoltre, il governatore del Panathlon dell’area 5 Marche Emilia Romagna, Giorgio Dainese, ed il consigliere comunale Andrea Capelli in vece del Sindaco Luca Vecchi.

 

“Lo sport e la scuola sono palestre di vita, entrambi insegnano che si può arrivare alla vittoria con l’impegno il sacrificio e la dedizione, senza ricorrere a scorciatoie o sotterfugi”, ha sottolineato Lombardini nel suo intervento, aggiungendo: “Mio padre mi ha insegnato che arrendersi senza combattere è la vera sconfitta, lui ha ceduto alla malattia che lo ha strappato troppo presto alla sua famiglia, ma non è mai stato sconfitto. Il senso del premio”, conclude Lombardini, “è proprio questo: dimostrare che si può essere grandi atleti ed ottimi studenti allo stesso tempo, con la fatica del lavoro quotidiano, senza mai mollare, anche quando i traguardi da raggiungere sembrano lontanissimi”.

Per Roberto Rabitti “il Panathlon è orgoglioso di questo premio, che riassume la mission del nostro club, in quanto i valori di lealtà e probità che sono alla base dello sport, sono esattamente gli stessi che questi ragazzi dimostrano ogni giorno sui banchi di scuola, sono certo che un domani, quando eccelleranno nei loro sport o nei loro lavori, ricorderanno questa giornata come la prima in cui il loro talento è diventato di dominio pubblico”.

“Giovani, bravi a scuola e forti nello sport, che altro aggiungere?” è la domanda retorica, fra il serio ed il faceto, di Alessandro Frosini. “Il modello della Pallacanestro Reggiana è esattamente fondato sui medesimi presupposti: noi, prima ancora che bravi giocatori, vogliamo degli uomini con valori e principii, perché sappiamo che, senza di essi, il talento non serve a nulla”. Secondo Frosini “questo è il segreto dei successi della Pallacanestro Reggiana, ci sono voluti anni ma ora si raccolgono i frutti”.

Pubblico

I ragazzi sono stati premiati con medaglie del Panathlon e da borse di studio offerte dalla Fondazione Lombardini.

Oltre ai premiati, erano presenti i rappresentanti delle loro scuole.
1° CLASSIFICATO: Matteo Bertoldi – Liceo  Moro – Nuoto – Media scolastica 7,80

2ª CLASSIFICATA: Francesca Medici –  Liceo Gobetti – Arrampicata – Media scolastica 9,18

3ª CLASSIFICATA: Giulia Dallari – Canossa – Pallamano – Media scolastica  8,08

MENZIONI SPECIALI

Chiara Magurno: Chierici – Atletica – Media scolastica 8,43

Marco Lusvarghi:  Liceo Moro – Pallacanestro – Media scolastica 8,38

Elena Fontana: Citta del Tricolore – Equitazione – Media scolastica 7,50