Bottazzi-a-CavezzoE’ stato simbolicamente consegnato domenica l’assegno di 13500 euro che la comunità di Castelnovo Sotto ha donato a Cavezzo, comune modenese seriamente colpito dal terremoto del maggio 2012. Una somma che è stata destinata all’edilizia scolastica e che è stata recapitata nel settembre del 2013.

Domenica il sindaco Maurizio Bottazzi, accompagnato da una delegazione di volontari del paese, si è recato a Cavezzo dove è stato ricevuto dal sindaco Lisa Luppi e dall’assessore alla Cultura Giulia Bianchini al centro culturale “Villa Gardenia”, che per alcuni mesi ha ospitato la sede del municipio, ancora inagibile a causa delle conseguenze del sisma. All’interno del centro, proprio in questi giorni è ospitata una mostra del circolo fotografico locale che l’anno scorso ha fornito al Comitato castelnovese in aiuto alle popolazioni dell’Emilia colpite dal terremoto le immagini per un calendario dalla cui vendita è stata raccolta una somma destinata poi a Cavezzo.

Il sindaco Luppi – dopo aver sottolineato le difficoltà nelle quali i cittadini e le istituzioni si trovano ancora a operare dopo il terremoto – ha ringraziato con sincera gratitudine l’importante apporto arrivato da Castelnovo Sotto, che è stato impiegato per la costruzione delle nuove scuole. Quelle preesistenti, parzialmente crollate, una volta riqualificate ospiteranno probabilmente il nuovo municipio e la Casa della salute. Dopo la consegna dell’assegno, il sindaco modenese ha poi omaggiato Bottazzi con un acquerello rappresentante una mappa del territorio di Cavezzo.

Dopo il momento “istituzionale”, la delegazione castelnovese ha visitato il paese, ancora in parte segnato dal sisma e ha potuto toccare con mano l’operosità e la voglia con il quale la popolazione ha saputo ricominciare dopo un evento di così tragica portata.

La scelta di “adottare” il Comune di Cavezzo – dettata da diverse affinità con il comune castelnovese, a partire dalla nascita congiunta dei locali osservatori astronomici, ma anche altri legami più specifici – risale ai giorni immediatamente successivi al terremoto, quando venne formato un comitato, formato dai rappresentanti di ogni singola associazione, che si impegnò a devolvere una parte dei ricavi delle varie iniziative svolte in quei mesi a Castelnovo.