GianMaria-CavalliniModena ospita quest’anno il congresso annuale della Società Tosco-Umbro-Emiliano- Marchigiana di Oftalmologia – S.T.U.E.M.O. L’importante appuntamento scientifico, la cui organizzazione è stata affidata al prof. Gian Maria Cavallini, Direttore della Struttura Complessa di Oftalmologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, si svolgerà nelle giornate di venerdì 24 e sabato ottobre 2014 presso l’Aula Magna del Centro Servizi didattici della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (via del Pozzo 71 – area Policlinico).

Tema centrale della due giorni modenese saranno le “Innovazioni in Oftalmochirurgia”. “L’intento del congresso – afferma il prof. Gian Maria Cavallini dell’UNIMORE – è quello di approfondire e divulgare le più recenti innovazioni nel campo della chirurgia oculare”.

Nella giornata di venerdì pomeriggio (24 ottobre) con inizio alle ore 15.00 si terranno tre differenti corsi di chirurgia relativi a strabismo, glaucoma e cataratta. I corsi avranno un taglio pratico ed interattivo. Verranno approfonditi gli aspetti tecnici delle più recenti procedure chirurgiche con dimostrazioni in video di interventi e aggiornamenti sulle strumentazioni chirurgiche.

La giornata di sabato (25 ottobre) che prevede alle 10,30 anche il saluto del Rettore dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia prof. Angelo O. Andrisano sarà suddivisa, invece, in quattro sessioni.  Nella prima sessione, relativa alla chirurgia corneale, dopo un’attenta disamina delle nuove tecniche laser come il femtolaser per la correzione dei difetti di vista e dei trapianti di cornea lamellari e perforanti, verranno riportati i risultati del cross-linking, tecnica che utilizza l’associazione di un farmaco e della luce ultravioletta nella cura del cheratocono. Si parlerà inoltre di cellule staminali e della loro applicazione nella cura delle malattie della superficie oculare, come ustioni o causticazioni corneali. A Modena sono presenti alcuni tra i più importanti ricercatori al mondo impegnati nello studio delle cellule staminali e nelle medicina rigenerativa. La seconda sessione verterà sulla chirurgia della cataratta e sulle varie opzioni relative agli impianti di cristallino artificiale da microincisione che, grazie alla loro caratteristica acrilica idrofilica, possono essere impiantati attraverso microincisioni da 1.4 mm. Tutto ciò è possibile grazie alla tecnica MICS (Micro Incision Cataract Surgery) e alla sua variante bimanual-MICS di cui, sempre in occasione del congresso, verrà presentato il volume edito dal prof. Gian Maria Cavallini su questa tecnica che da anni insieme ai suoi collaboratori sta studiando e sviluppando. “La MICS – spiega il prof. Gian Maria Cavallini – si associa molto bene all’utilizzo del laser a femtosecondi recente novità che, grazie alla sua precisione e alla sua ripetibilità, sarà probabilmente in grado in poco tempo di sostituire l’attuale chirurgia ad ultrasuoni”.

Nella terza sessione si parlerà di tecniche mini-invasive nella chirurgia del glaucoma, patologia per la quale molto spesso le terapie mediche si rendono insufficienti e si deve ricorrere ad un intervento chirurgico. Si parlerà di MIGS, micro invasive glaucoma surgery,  che prevede l’utilizzo di impianti miniaturizzati in grado di modulare la pressione intraoculare rendendo l’intervento chirurgico meno invasivo e stabile nel tempo. L’ultima sessione riguarderà le innovazioni nella terapia chirurgica delle più comuni malattie vitreoretiniche. Verrà fatto il punto sui risultati dei più recenti farmaci intravitreali, che sembrano dare qualche speranza in più nei pazienti refrattari ai più comuni anti-VEGF. Verranno inoltre riportati risultati preliminari dell’utilizzo di un particolare tipo di laser micropulsato per la cura della retinopatia diabetica e per una delle sue complicanze come l’edema maculare. Si parlerà anche di terapia genica per la cura di alcune retinopatie eredofamiliari considerate fino ad oggi incurabili e per la quali a Modena è partito un ambizioso progetto che ha come obiettivo l’impianto a livello retinico del gene corretto per codificare e quindi curare la funzione visiva gravemente compromessa in questi pazienti.

La giornata di sabato potrà essere seguita in streaming all’indirizzo: http://tv.unimore.it/