Silvana-Casale“Il ricorso massiccio alla distribuzione diretta di medicinali, vale a dire attraverso le farmacie ospedaliere, anche in casi in cui non ci sono motivi legati alla cura o all’applicazione di quanto previsto dalla normativa, può creare ai cittadini forti disagi, come file, tempi d’attesa, spostamenti, che potrebbero essere facilmente evitati valorizzando la rete delle farmacie già esistente.” A sottolinearlo è il presidente di Federfarma Modena, Silvana Casale, che, prendendo spunto da un episodio verificatosi presso la farmacia ospedaliera attiva al Ramazzini di Carpi, lancia un appello all’Azienda Usl affinché ai farmacisti territoriali sia restituito a pieno il proprio ruolo chiave di professionisti del farmaco che assicurano, in modo capillare, in tutti i Comuni e con orari molto ampi e flessibili un servizio essenziale per la salute.

La presa di posizione di Federfarma ha lo scopo di ricreare, nell’interesse della popolazione, un equilibrio nella distribuzione dei medicinali che assicuri equità e sostenibilità e dare quindi concretezza alla volontà di avvicinare i servizi sanitari ai cittadini.

Siamo consapevoli – spiega l’Associazione dei titolari di farmacia – che c’è in atto da parte dell’Azienda Usl un impegno volto al contenimento della spesa. Si tratta di un obiettivo, che con senso di responsabilità, da tempo abbiamo fatto anche nostro e che, nell’interesse generale deve essere perseguito dall’intero sistema sanitario del quale le farmacie sono parte integrante, ma al tempo stesso non si può penalizzare il cittadino quando ciò può essere evitato.

“Proprio in questi giorni è in corso una trattativa con l’Azienda Usl di Modena che ha anche lo scopo di ripristinare un maggiore equilibrio nella distribuzione dei medicinali. Da parte nostra c’è la piena disponibilità a potenziare la cosiddetta distribuzione per conto, che consente ai cittadini di trovare in farmacia, quindi vicino casa, i medicinali di cui hanno bisogno, senza aggravi di costi. Crediamo che in questo momento unire le competenze e le forze, anziché creare doppi canali di distribuzione, sia particolarmente importante ed anche per questo con l’Azienda Usl di Modena siamo disponibili a sviluppare progetti che vedano le farmacie territoriali parte attiva nella gestione e nel monitoraggio del paziente affetto da patologie croniche” conclude Silvana Casale.