Atti-ConvegnoOspite dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola, giovedì 30 ottobre 2014, alle ore 16, presso il Palazzo Vescovile in Corso Duomo 34 a Modena, il Centro Studi Nazionale sugli Archivi Ecclesiastici di Fiorano e Ravenna presenta il XVIII volume degli atti dell’annuale convegno, dedicato a  ‘Porta Fidei. Le registrazioni pretridentine nei Battisteri tra Emilia Romagna e Toscana.

Introducono il sovrintendente archivistico per l’Emilia Romagna Stefano Vitali, il direttore dell’Archivio di Stato di Modena Euride Fregni e Gianna Dotti Messori, del Centro Studi Nazionale sugli archivi ecclesiastici di Fiorano e Ravenna. Intervengono Elio Tavilla dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Matteo Al Kalak, dell’archivio storico diocesano di Modena-Nonantola. A tutti i partecipanti sarà consegnata in omaggio una copia degli atti, curati da Gilberto Zacchè e stampati da Stem Mucchi Editore.

L’impegno del Centro Studi Nazionale sugli Archivi Ecclesiastici ha pochi riscontri per continuità, qualità dei risultati raggiunti e durata.

Come spiega Gianna Dotti Messori, responsabile della Commissione archivi ecclesiastici dell’Anai e membro del Comitato scientifico del Centro studi: “Il Centro, operante dal 1996, può contare oggi  al suo attivo la produzione di ben 18 pubblicazioni relative agli atti degli altrettanti convegni che si sono tenuti, a cadenza annuale, alternativamente nelle sedi di Fiorano o Modena e Ravenna; il Centro studi si approssima, in tal modo, a festeggiare, nel settembre del prossimo anno, il ventesimo anniversario della sua istituzione a Fiorano Modenese: un’intensa attività che ha visto, anno per anno, il susseguirsi di studi, ricerche, analisi, mappature, censimenti e quant’altro relativi alle più diverse tipologie nel campo degli archivi ecclesiastici del nostro territorio nazionale. E ogni anno, nel quale, come Centro Studi, si affronta un nuovo tema di indagine, ci si rende conto che si è aperta una nuova finestra sul mondo della ricerca storica, ancora in parte inesplorato, almeno in una visione unitaria e di sintesi, portante a cogliere, nell’insieme delle realtà trattate, concetti ed elementi essenziali”.

“E’ il caso di questa giornata di studi, che si è tenuta l’8 ottobre 2013 nella sala convegni, gentilmente concessaci, dell’Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena, dedicata alla documentazione prodotta nell’ambito delle funzioni svolte nei battisteri. ‘Porta Fidei’ è stato significativamente intitolato il convegno, il quale aveva il compito di portare l’attenzione sulle registrazioni battesimali nei battisteri, nel periodo precedente il Concilio di Trento, nel quale venne decretata (1563) l’obbligatorietà per i parroci, quindi per le singole parrocchie,  della tenuta dei libri canonici. Anche se, come sappiamo, non fu così per tutte le parrocchie; cito il caso di Parma, dove nel battistero di origine medievale si continuò a celebrare il battesimo per tutti i cittadini di Parma fino certamente al 1917 allorché con il ‘Codex Iuris canonici’ venne sancità la necessità che ogni parrocchia avesse il proprio fonte battesimale; esempio, fra i tanti, la chiesa della Ss. Annunziata di Parma, dove venne realizzato il fonte battesimale solo nell’aprile 1920, con l’acquisto di una vasca di marmo da servire pel battesimo, spesa questa imposta dalla Santa Sede, e dal 13 maggio di quell’anno iniziò la serie dei registri dei battezzati”.

Gli atti consentono di ricordare la figura del canonico Adriano Tollari, Delegato Arcivescovile per i Beni Culturali, Direttore dei Musei del Duomo di Modena e del Museo Diocesano di Nonantola, Archivista, scomparso mentre il volume stava per andare in stampa. Come ricorda Gianna Dotti Messori: “A lui eravamo tutti legati da sensi di profonda stima e, per molti di noi, di sincero affetto. Addolorati, lo ricordiamo per la sua squisita disponibilità, gentilezza, preparazione culturale; in tutti questi anni ha sempre sostenuto l’attività del Centro Studi: sempre presente alle  nostre giornate di studio tenutesi a Fiorano e a Modena. Sarà sempre nel mio e nei nostri cuori”.