treno-stazioneGli assessori del Comune di Fiorano Modenese hanno sottoscritto ‘Pendolaria’, il manifesto proposto da Legambiente per ‘la libertà di muoversi in treno’.
In esso si chiede al Governo di aumentare e dare certezze alle risorse per il servizio ferroviario pendolare, per rispondere in maniera appropriata a una richiesta di mobilità sempre crescente e permettere così di programmare gli investimenti per i prossimi anni; di investire prioritariamente nelle infrastrutture nei nodi urbani, per risolvere i problemi dei treni pendolari di sovrapposizione di flussi nazionali, merci, locali; di riprendere finalmente il progetto ‘Nuovi 1000 treni per i pendolari’ e permettere di avere finalmente treni moderni e adeguati alla domanda di mobilità; di fare in modo che la nuova Authority per i trasporti garantisca i diritti dei cittadini che prendono i mezzi pubblici e che vigili sulla trasparenza e le previsioni dei contratti di servizio, nell’interesse del diritto alla mobilità dei pendolari.
Si chiede alla Regione di destinare più investimenti al trasporto pubblico pendolare, vera grande opera utile per la nostra regione, con un obiettivo di spesa pari almeno al 5% del bilan¬cio. A iniziare dalle principali linee pendolari; di acquistare subito nuovi treni, più moderni e capienti, per garantire la riduzione dei ritardi e la vivibilità degli spostamenti; di aprire un confronto pubblico sul contratto di servizio, con enti locali, asso¬ciazioni e cittadini per chiarire obiettivi e collegamenti, standard, abbonamenti integrati, e aprire alle osservazioni, anche attraverso uno sportello di ascolto dei pendolari.
Come comuni, si dichiara l’impegno a riqualificare le stazioni ferroviarie e gli spazi pubblici prospicienti per farne delle aree accoglienti e sicure; a investire e riorganizzare il servizio di trasporto pubblico per fare delle stazioni ferroviarie dei nodi accessibili della mobilità pubblica e dei percorsi ciclabili e pedonali, con parcheggi di interscambio; a ripensare le scelte di pianificazione urbanistica per evitare il consumo di suolo e a concentrare le previsioni intorno ai nodi del trasporto pubblico e riqualificare i tessuti esistenti.