Sciopero di 8 ore domani martedì 28 ottobre dei lavoratori della Ondulati Maranello proclamato dalla Slc/Cgil e dalla Rsu, contro la procedura di mobilità per 27 lavoratori e la decisione di esternalizzare il reparto manutenzione-meccanica.
Lo sciopero di domani – spiega in un comunicato Slc/Cgil – fa parte di un pacchetto complessivo di 16 ore di sciopero in gestione alle Rsu, di cui 2 ore sono già stata effettuate nelle settimane scorse. La procedura di mobilità è stata aperta all’improvviso lo scorso 18 settembre mettendo di fronte al fatto compiuto sindacato e lavoratori, che per di più proprio in quelle settimane stavano facendo ore di straordinario concordate nel mese di giugno a fronte di un picco di commesse.
“Non si capisce il piano di riorganizzazione imposto dall’azienda – afferma Marcello Rosvich della Slc/Cgil di Modena – visto che non sta attraversando periodi di crisi e ha chiuso il bilancio 2013 con un leggero utile”. “Lo stato di salute dell’azienda – prosegue Rosvich – è anche il frutto dei sacrifici sostenuti dai lavoratori negli ultimi anni. E infatti stato sottoscritto un accordo sindacale per risanare l’azienda dopo l’acquisizione 3 anni fa dell’Ondulati Maranello da parte del Gruppo Pro-Gest di Treviso, accordo che prevedeva una cassa integrazione straordinaria di un anno per una parte dei lavoratori, oltre all’uscita volontaria di oltre 20 lavoratori”.
Oggi, con un atto unilaterale l’azienda apre la procedura di licenziamento per altri 27 lavoratori (su un totale di 146) e in aggiunta intende procedere anche all’esternalizzazione del reparto manutenzione-meccanica dove sono attualmente impiegati altri 6 lavoratori.
Negli incontri tenutisi da settembre a oggi, Slc/Cgil e Rsu hanno proposto soluzioni alternative alla riduzione del personale, a cominciare dalla re-internalizzazione del reparto piega-incolla (esternalizzato nel 2011) per poter ridurre i 27 esuberi dichiarati dall’azienda. Inoltre, è stato fatto presente che è inaccettabile esternalizzare il reparto manutenzione-meccanico, poiché da contratto nazionale queste funzioni devono essere esercitate da personale direttamente dipendente dell’azienda, e non da terzi.
L’azienda non ha però ascoltato nessuna di queste proposte, rimanendo rigida sulla sua posizione. “Per lavoratori e sindacato non sono accettabili altri licenziamenti, dopo i sacrifici di questi ultimi anni, anche alla luce dell’acquisizione in ottobre di due nuovi stabilimenti in Toscana” commenta Rosvich della Slc/Cgil.
Anche sui queste acquisizioni il sindacato ha chiesto di conoscere il Piano industriale per capire le sinergie del Gruppo e le mission attribuite ai vari dei vari stabilimenti.
Dopo lo sciopero di domani lavoratori e sindacato sono intenzionati a proseguire nelle azioni di lotta se non verranno risposte costruttive dall’azienda. Il sindacato non esclude anche il coinvolgimento delle Istituzioni e l’apertura di un tavolo di crisi presso la Provincia.