Si è svolto questa mattina in Provincia un incontro convocato dal Servizio Lavoro provinciale alla presenza dell’assessore alle Attività produttive del Comune di Zola Predosa Marco Landucci, nell’ambito della procedura di mobilità aperta dalla D&C–Compagnia di importazione prodotti alimentari, dolciari, vini e liquori SpA, storica azienda di Zola Predosa specializzata nella commercializzazione all’ingrosso di prodotti alimentari di lusso che, a seguito del cambio di proprietà avvenuto a inizio 2014, ha trasferito la sede legale a Corsico (Mi).

Negli ultimi anni l’azienda ha affrontato una perdurante negativa situazione economica e di mercato e a giugno scorso la nuova proprietà aveva annunciato l’intenzione di rilanciare l’attività nel sito di Corsico (Mi) chiudendo lo stabilimento di Zola Predosa e aprendo una procedura di licenziamento collettivo per tutti i 37 dipendenti.

Dopo una serie di confronti anche al Tavolo di salvaguardia presieduto dell’assessore provinciale alle Attività produttive Graziano Prantoni, l’accordo sottoscritto quest’oggi  prevede l’impegno dell’azienda ad individuare nel territorio bolognese una nuova sede che occuperà almeno 12 lavoratori disponibili al trasferimento dalla sede di Zola Predosa. Nella nuova sede, che sarà operativa entro febbraio 2015, si svolgeranno indicativamente le attività dei settori amministravi, informativi, marketing e amministrazione delle vendite. L’azienda si è inoltre dichiarata disponibile a ridurre ulteriormente il numero degli esuberi recuperando un massimo 5 figure professionali specifiche disponibili a proseguire l’attività presso la sede legale di Corsico, e per i lavoratori in esubero ha messo a disposizione incentivi all’esodo concordati tra le parti.

Visto l’esito dell’incontro, l’assessore Prantoni ha dichiarato: “Ritengo estremamente importante l’accordo di oggi, a cui si è pervenuti dopo una trattativa tesa e complicata, nella quale è stato rilevante il lavoro svolto al Tavolo di salvaguardia. Viene mantenuto un presidio nel nostro territorio, e si consente a un’importante azienda di attuare una riorganizzazione divenuta ormai necessaria riducendo il numero degli esuberi. L’azienda e le organizzazioni sindacali hanno dimostrato buon senso e determinazione, ma soprattutto i lavoratori hanno dovuto prendere le decisioni più difficili. Posso dire con certezza che l’accordo è stato possibile grazie  al  grande senso di responsabilità da loro dimostrato.”