Il problema della restituzione di contributi e imposte sospese per le imprese colpite dall’alluvione dello scorso gennaio è noto da tempo ed è stato oggetto di sollecitazione a più riprese da parte delle associazioni imprenditoriali verso le istituzioni regionali e nazionali. Stessa cosa ha fatto nei giorni scorsi il sindaco di Bomporto per sostenere la difficile ripresa delle attività produttive e commerciali del proprio comune. Le Associazioni aderenti a Rete Imprese Italia di Modena, nel prendere atto dell’assenza di interventi legislativi che proroghino la scadenza del 31 ottobre per i pagamenti di tasse, imposte e contributi sospesi, sono intervenute presso la direzione INPS di Modena per ottenere una dilazione dei versamenti pregressi che non comporti oneri aggiuntivi per le imprese. Siamo in attesa degli eventi ed auspichiamo una soluzione “modello sisma” in particolare per quelle aziende alle prese con la regolarità contributiva.

Nel frattempo abbiamo chiesto ad ABI regionale e al sistema bancario locale la massima attenzione e sensibilità nel trattare situazioni che dovessero rivelarsi di difficile soluzione.

La situazione delle imprese è diversificata e ci saranno casi di attività che riusciranno a saldare i propri debiti alle scadenze previste (3 novembre per le imposte e 17 novembre per i contributi sospesi), altre che saranno presumibilmente in difficoltà e lo saranno ancora per mesi.

Quello che si è cercato di mettere in piedi a favore delle imprese alluvionate, sono soluzioni “operative” che se attuate potranno attenuare l’impatto sulle imprese del territorio, ma non potranno sostituire i provvedimenti che cittadini ed imprese colpiti da calamità naturali si aspettano dallo stato. Oggi il problema delle catastrofi naturali è talmente diffuso a livello nazionale da trasformare l’eccezionalità di un alluvione come la nostra, nella regola generale.

Dobbiamo quindi rassegnarci, in attesa, per chi è alle prese con le domande di indennizzo, di recuperare il più possibile e cercare di rimanere “a galla” salvando ognuno la propria attività da catastrofi e crisi economica?

Questi fatti, richiamano quelli ancora in essere per il sisma, dove si ottenne una proroga al 30 giugno 2015 per l’inizio dei pagamenti rateizzati di imposte e contributi. La situazione del sisma è stata per così dire “rinviata” ed è già stata riportata al centro della discussione per allungare i tempi di restituzione, cercando di ottenere un provvedimento in tempo utile e non, come sempre in Italia, a ridosso delle scadenze.

Così non può essere. Per quanto siano importanti gli equilibri di bilancio, uno stato che non sostiene i propri cittadini nel momento del bisogno, che anzi, quando si manifesta lo fa esigendo le tasse prima di aver risarcito i danni, è uno stato patrigno. È uno stato alla deriva.

Rete Imprese Italia Modena, continuerà a porre con insistenza e puntualità a regione, parlamento e governo, tutte le istanze degli imprenditori, che altro non fanno se non cercare di continuare a lavorare nonostante tutto.