poliziaNelle prime ore della mattinata odierna, personale della Squadra Mobile, in ausilio a personale della Squadra Mobile di Crotone, ha tratto in arresto, in ottemperanza ad un provvedimento definitivo di condanna emesso dalla Procura Generale della Corte d’Appello di Catanzaro, M.C., nata a Crotone 38 anni fa, moglie di P.R., 41enne pure lui di Crotone, “capo” indiscusso dell’omonimo gruppo “scissionista” della cosca dei cd “Papaniciari”, ideatore ed esecutore dell’omicidio di Luca Megna avvenuto nel marzo del 2008 e attualmente detenuto in regime detentivo speciale ex art 41 bis. La donna è stata rintracciata, da personale della Squadra Mobile di Reggio Emilia a Scandiano presso la sorella. 

L’odierno provvedimento trae origine dalle operazioni convenzionalmente denominate “Eracles” e “Perseus”, incardinate nell’ambito del P.P. 4041/04 R.G.N.R. Mod. 21 D.D.A. di Catanzaro, condotte dalla Squadra Mobile di Crotone, in collaborazione con personale del Servizio Centrale Operativo, che ha portato alla cattura dei capi ed esponenti di rilievo delle cosche dei cd. “Papaniciari” e Vrenna-Corigliano-Bonaventura, egemoni sul territorio di Crotone, resisi responsabili a vario titolo dei reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, detenzione illegale di arsenali di armi da fuoco, estorsioni e danneggiamenti nei confronti di imprenditori locali e traffico di sostanze stupefacenti del tipo eroina, cocaina, hascisc e marijuana.

Nello specifico, la donna, è stata condannata ad anni 4 e mesi 8, poiché responsabile del reato di estorsione in concorso, aggravata dall’art. 7 L. 203/1991.

Espletate le formalità di rito l’arrestata è stata tradotta presso la Casa Circondariale di Modena a disposizione della A.G. competente.

Nel contesto della medesima attività la Squadra Mobile di Crotone ha rintracciato e tratto in arresto altre sei persone.