«Uno studioso del fascismo nel nostro territorio e della Resistenza, con un’attenzione particolare alle vicende dell’Appennino modenese e reggiano». Il presidente della Provincia di Modena Gian Carlo Muzzarelli ricorda così, in un  messaggio di cordoglio, la figura di Pietro Alberghi, scomparso nei giorni scorsi all’età di 87 anni.

Professore di storia, impegnato nei movimenti cattolici e autore di numerosi saggi, Alberghi ha lavorato per diversi anni all’Istituto storico di Modena e ha curato negli anni Settanta il primo allestimento del museo dedicato alla Repubblica di Montefiorino.

Tra i suoi studi più noti ci sono i volumi su “Modena nel periodo fascista 1919-1943”, e su “Il fascismo in Emilia Romagna. Dalle origini alla marcia su Roma”, oltre a quello sulle “Origini della Democrazia Cristiana modenese”. Diversi anche i libri dedicati alla montagna, tra i quali “Quarant’anni di storia montanara. L’Appennino modenese-reggiano dal fascismo alla rinascita” e “L’ospedale partigiano di Fontanaluccia e i servizi sanitari della Resistenza modenese”.