bus-seta-ReggioLa Direzione aziendale di Seta esprime il proprio rammarico per l’atteggiamento dilatorio registrato da parte delle Organizzazioni sindacali territoriali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Ugl Trasporti di Reggio Emilia, che non sono state in grado di assumere una posizione volta a favorire un’importante iniziativa proposta dall’Azienda dalla quale scaturirebbero inequivocabili benefici a vantaggio degli utenti, dei dipendenti e dell’equilibrio economico aziendale.

In particolare, la Direzione aziendale stigmatizza l’ennesimo rinvio da parte dei sindacati della decisione sulla proposta di estendere anche a Reggio Emilia – come già avviene a Modena e a Piacenza – la bigliettazione in vettura da parte dei conducenti. Tale opportunità è oggetto fin dal mese di giugno di ripetuti incontri: le Organizzazioni sindacali reggiane hanno continuamente rinviato tale trattativa, rifiutato di avviare una sperimentazione e tentato di spostare il tema degli incontri su altre questioni. Oggi, infine, è stato chiesto un ulteriore rinvio per effettuare un referendum tra gli iscritti, ma da giugno ad oggi ci sarebbe già stato tutto il tempo necessario per valutare la proposta di Seta ed eventualmente per consultare i lavoratori. I sindacati reggiani chiedono a Seta ulteriori assunzioni ed investimenti, ma non sono disponibili a collaborare responsabilmente con l’Azienda per contrastare l’evasione ed aumentare le risorse da destinare ad investimenti in mezzi, personale e servizi all’utenza.

Seta ricorda che l’accordo già raggiunto con i sindacati modenesi e piacentini consente di ottenere molteplici benefici: l’utenza ha la certezza di poter acquistare il biglietto anche a bordo, in qualunque giorno ed ora di utilizzo del servizio; agli autisti è riconosciuto un aggio sul valore del biglietto; l’Azienda può contrastare più efficacemente l’evasione tariffaria ed incamerare maggiori ricavi.

La bigliettazione in vettura è inoltre fortemente sollecitata dalla Regione Emilia-Romagna ed è espressamente prevista dal vigente Contratto nazionale di lavoro del settore trasporto pubblico: in assenza di un accordo aziendale, dunque, vige la norma nazionale che Seta è fermamente intenzionata a far valere.  Peraltro, l’aggio previsto dal CCNL è inferiore a quello proposto da Seta: senza accordo aziendale, dunque, gli autisti subiranno una penalizzazione economica di cui francamente non se ne capiscono le motivazioni.