poliziaIn considerazione che da più parti vengono richieste spiegazioni circa l’inqualificabile aggressione subita dall’On. Salvini , la Questura di Bologna precisa quanto segue:

nella mattinata odierna, a Bologna, il Segretario della Lega Nord Matteo Salvini, è stato violentemente contestato da un gruppo di antagonisti felsinei mentre si trovava a bordo di un’autovettura insieme al consigliere comunale leghista Lucia Borgonzoni, all’interno del parcheggio dell’“Hippobingo” di via dell’Arcoveggio, che dista più di un chilometro dall’accesso prescelto per l’ingresso al campo nomadi  di Via Erbosa dove era diretto.

Nella mattinata odierna, un centinaio di aderenti ai locali gruppi e collettivi antagonisti si era radunato nei pressi del  campo nomadi, dove erano già schierati i contingenti in servizio di ordine pubblico.

Nel frattempo, gli uffici della Questura di Bologna avevano preso contatti con la tutela del Segretario della Lega Nord al fine di ottenere utili informazioni sugli spostamenti dello stesso; si apprendeva così che l’esponente politico si era recato nel capoluogo emiliano senza scorta.

Sempre nel corso della prima mattinata, il Consigliere Comunale Borgonzoni, da giorni in contatto con la  Digos bolognese, assicurava che avrebbe comunicato tempestivamente l’arrivo al casello autostradale di Bologna del Segretario della Lega, al fine di consentire la predisposizione dei necessari servizi di tutela. Successivamente, alle ore 11.00, si veniva a conoscenza che il Segretario sarebbe arrivato in ritardo a causa del traffico autostradale.

Soltanto alle ore 11.50, in seguito ad ulteriore richiesta via sms della Questura, si apprendeva che  l’On. Salvini era giunto nel  parcheggio dell’Hippobingo della città di Bologna.

Nella circostanza, veniva rappresentato all’europarlamentare che era necessario, per evitare turbative, entrare nel campo sotto scorta del Reparto Mobile e della Digos, dei quali venivano spostati per raggiungerlo.

Subito dopo, il consigliere comunale Borgonzoni comunicava telefonicamente che alcuni individui avevano tentato di bloccare l’autovettura dell’Onorevole Salvini, colpendola con un casco, calci e pugni, sfondando il lunotto posteriore, ammaccando la carrozzeria del cofano e danneggiando il parabrezza anteriore. L’autista era comunque riuscito a far ripartire la vettura, investendo nella concitazione della manovra un aggressore, che unitamente agli altri si era rapidamente dileguato nelle vie adiacenti. Si appurava che sul posto vi erano giornalisti e fotografi lì convocati per un incontro con la stampa, che era avvenuto nei minuti precedenti all’incursione.

Le  indagini immediatamente esperite dalla Digos hanno consentito di individuare alcuni responsabili della proditoria aggressione.

Gli autori dei reati perpetrati saranno denunciati alla locale Procura della Repubblica.