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«Ci piacerebbe sapere, visto che la proprietà ha scritto all’amministrazione, il contenuto della comunicazione. E anche sapere perché, visto che il Comune dispone comunque di uffici preposti, perché è stato affidato ad un professionista esterno lo studio sul Carani, e quanto si è speso, visto che la determina di conferimento dell’incarico non ci è stata consegnata». Ancora dubbi, per i Sassolesi, sul futuro del teatro Carani. La lista civica manifesta «forte preoccupazione: la situazione è nebulosa e l’immobilismo è lo stesso che si registra rispetto ad altre promesse fatte dall’amministrazione in carica»: Caselli, Corrado e Nizzoli promettono battaglia e annunciano altre iniziative. «Perché – dicono – l’immobilismo è totale, mentre bisognerebbe correre per salvare quello che è un punto di riferimento culturale e civico della città». Il 18, hanno fatto sapere i Sassolesi, dovrebbe esserci il sopraluogo sulla struttura da parte dei tecnici incaricati dal Comune, «ma quello che chiediamo, con forza, è che l’amministrazione  dica cosa ha intenzione di fare per salvare il Carani: ad oggi ci sono solo atti fatti con l’elastico e un futuro oltremodo incerto»