UNITI-PER-OSPEDALEAvevamo un ospedale a 3 chilometri da casa che ci dava tranquillità e sicurezza. Se capitava una disgrazia avevamo solo tre chilometri di strada da affrontare. Se avevamo un malato da assistere o da confortare avevamo solo 3 chilometri di strada da fare. Se capitava il malore durante la notte il pronto soccorso era lì ad aspettare chiunque, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Oggi per i ricoveri andiamo a Baggiovara, perché hanno deciso che in quell’area si facesse il nuovo ospedale, ma sono 30 chilometri da fare, di curve e di strade intasate. E per gli anziani che non guidano più l’auto? C’è solo l’autobus, che però va a Modena e ci mette un’ora e mezza per arrivarci, poi si cambia per arrivare a Baggiovara.  A Castelfranco non ci sarà più il pronto soccorso e nemmeno l’auto medicalizzata. Migliaia di cittadini, in passato, parteciparono a manifestazioni, sottoscrissero petizioni per “salvare l’ospedale”, per mantenere la riabilitazione cardiologica, un’ambulanza e un’auto medica, un Pronto Soccorso vero e proprio, aperto anche di notte con reparti potenziati ed efficienti alle spalle. I nostri amministratori non hanno ascoltato, molto più delle richieste della gente hanno potuto gli ordini di scuderia: avremo una casa della salute “grande”, con presenza di medici di medicina generale, un “ospedale di comunità”  per persone non autosufficienti, un “ Hospice” che si occupa di cure palliative.

Con un Punto di Primo intervento part time che neppure si è pensato di estendere almeno fino alle ore 24:00 e la scomparsa del Reparto di Medicina viene sancita la “morte” dell’Ospedale!!! L’hospice assieme al futuro ospedale di comunità sostituiranno completamente i 40 posti letto di medicina generale e di lungodegenza, andando così a decretare la fine del classico concetto di ospedale. I cittadini non hanno più un presidio in grado di gestire emergenze, anche di piccole entità, ma vedono il loro ospedale, riferimento per un distretto da 70.000 persone, ridotto ad un cronicario e un poliambulatorio.

L’Amministrazione comunale sta facendo di tutto per fare addolcire ai cittadini il boccone amaro dello smantellamento dell’ospedale: incontri pubblici con l’Ausl per fare credere che ci sono più di 7 milioni di euro investiti senza dire che questi soldi non andranno a garantire e ripristinare l’attività ospedaliera che e’ gia’ stata smantellata da tempo, poiche’ sono stati chiusi tutti i reparti ospedalieri da chirurgia a ortopedia, ma serviranno solo a ristrutturare le mura e le strutture di un edificio fatiscente, insicuro e per molte parti non a norma.

Noi non ci stiamo a questo gioco. Continueremo a contrastare questa politica che ha tolto tutti i servizi ospedalieri, ha gettato via soldi pubblici, ha cancellato Castelfranco dalla mappa degli ospedali e dei presidi sanitari del territorio.

CHE IL REGINA MARGHERITA RESTI OSPEDALE !

POTENZIATO A PARTIRE DAL REPARTO DI MEDICINA CON SERVIZIO DI PRONTO SOCCORSO APERTO H. 24 E IDONEO ALLA DIAGNOSI E ALLA CURA RAPIDA DELLA URGENZE ED EMERGENZE MEDICHE TRAUMATOLOGICHE

 

I Gruppi Consiliari: Forza Italia – Lega Nord Padania – Civica Frazioni e Castelfranco – 5 Stelle Castelfranco Emilia – Lista Civica Nuovo San Cesario – Viva San Cesario Lista Civica di Centrodestra