scuola_studenti_3Non hanno le idee molto chiare su cosa sia il sindacato, eppure gli chiedono aiuto per districarsi nel mondo del lavoro e conoscere i loro diritti. È questo il risultato principale che emerge dalle risposte che gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado modenesi hanno fornito al questionario distribuito da Cgil-Cisl-Uil. Nei mesi scorsi i sindacati confederali modenesi sono andati nelle scuole superiori per informare i ragazzi sul mondo del lavoro e spiegare cosa sono e cosa fanno le organizzazioni sindacali. «Abbiamo tenuto sedici incontri ai quali hanno partecipato complessivamente 800 studenti di sei scuole superiori di Modena e provincia – spiegano i sindacalisti Claudio Riso (Cgil), Domenico Chiatto (Cisl) e Lorenzo Tollari (Uil) – In ogni incontro, della durata di due ore, abbiamo presentato ai ragazzi la realtà economico-produttiva del nostro territorio, le principali normative su lavoro, previdenza e sicurezza, le tipologie contrattuali, in particolare quelle atipiche e precarie». Su questi temi Cgil-Cisl-Uil hanno preparato un opuscolo che alla fine di ogni incontro è stato consegnato agli studenti. I sindacalisti, inoltre, hanno invitato i ragazzi a confrontarsi con loro attraverso domande, richieste di chiarimenti, curiosità; poi hanno sottoposto agli studenti un breve questionario. «Volevamo capire cosa pensano i giovani del sindacato e come ci percepiscono – dicono Riso, Chiatto e Tollari – A giudicare dalle risposte, i ragazzi non sono generalmente ostili né prevenuti nei confronti del sindacato, al quale anzi chiedono aiuto. I giovani mostrano di avere una chiara percezione della crisi economica e dell’aumento della disoccupazione; da certe risposte si evince che alcuni di loro subiscono nelle proprie famiglie le conseguenze negative dell’attuale situazione. I ragazzi si mostrano preoccupati per la mancanza di prospettive, avvertono una certa “solitudine” rispetto al tema lavoro, rivelano un bisogno di essere orientati, indirizzati, accompagnati nel mondo del lavoro. Chiedono formazione e informazioni sui loro diritti, sui contratti, sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, persino sulla previdenza». Un altro aspetto che emerge dal questionario è una sorta di “guerra per il lavoro” tra giovani e anziani; per i ragazzi gli ultra 55 enni devono andare in pensione e lasciare il posto ai più giovani. «Questa contrapposizione tra generazioni ci preoccupa – affermano i sindacalisti di Cgil-Cisl-Uil – In un mercato del lavoro “normale” deve esserci posto per tutti, giovani e meno giovani». Non mancano tra i ragazzi quelli che hanno un’opinione negativa dei sindacati e coloro che li accusano di essere lontani dai problemi giovanili. «I giudizi ostili al sindacato sono meno numerosi di quanto ci aspettavamo. In ogni caso abbiamo analizzato attentamente le risposte degli studenti e le indicazioni che ne derivano per noi sono importanti e utili alla costruzione di un modello di sindacato più vicino alle aspettative ed esigenze dei lavoratori di domani. Nel frattempo – concludono i rappresentanti di Cgil-Cisl-Uil – riprenderemo a breve gli incontri nelle scuole superiori per rendere strutturale il nostro progetto di orientamento al lavoro».