adunata-con-messa-MEDIA-RISSabato 22 novembre, alle ore 17.30, nell’Aula Magna del Palazzo ducale-Accademia militare di Modena (piazza Roma), si presenta il libro C’era una volta il Palazzo ducale di Modena / once upon a time (Edizioni Artestampa, 2014) a cura di Roberto Franchini.

Con l’Autore, intervengono Salvatore Camporeale, Comandante Generale dell’Accademia militare, Giancarlo Muzzarelli, Sindaco di Modena, Stefano Casciu, Soprintendente ai Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici di Modena e Reggio Emilia, Flavia Fratello, Giornalista de La7. Modera Ettore Tazzioli, Direttore di TRC.

Il volume si propone di raccontare la storia del Palazzo ducale estense, edificio-simbolo del potere a Modena, e del suo rapporto con la città nel tempo, calandosi di volta in volta nelle stanze e nelle vesti dei personaggi che più significativamente lo hanno attraversato e ne hanno interpretato la vocazione di comando.

Come già con il primo titolo della Collana dedicata ai più importanti luoghi di Modena e provincia – C’era una volta il duomo, a cura di Matteo Al Kalak – anche il volume sul Palazzo ducale si presenta come una conversazione aperta con la città, un racconto dai toni fiabeschi per riscoprire l’emozione di un patrimonio comune, di una storia collettiva.

Roberto Franchini dà voce a questo complesso monumento, presentandoci una galleria di tredici personaggi che hanno intrecciato la propria sorte con quella del palazzo, dal suo concepimento fino all’età contemporanea.

“Storie, aneddoti, notizie e curiosità, ma anche e soprattutto immagini – spiega l’editore Carlo Bonacini – questa è la colonna portante del progetto editoriale, che ha previsto un’accurata ricerca iconografica condotta su documenti, oggetti d’arte e fotografie storiche. Di particolare suggestione – completa Bonacini – anche una serie di immagini mozzafiato dell’esterno e dell’interno del Palazzo ducale, che abbiamo realizzato utilizzando dei droni, e che vanno a completare il volume con prospettive davvero inedite sulla città e sul suo patrimonio”.

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