Lucia-Bursi«A fronte di un calo preoccupante dell’affluenza, il risultato modenese per la coalizione di centrosinistra e quello del Partito democratico hanno contribuito all’affermazione del nuovo presidente della Regione Stefano Bonaccini. Con il 51,67% dei voti per la coalizione e il 47,33% per il Pd, infatti, Modena fa registrare percentuali superiori a quelle della media regionale.

Quanto agli eletti, il Pd modenese porta in Regione due donne e due uomini: Palma Costi e Luciana Serri, Giuseppe Boschini e Luca Sabattini. Il nuovo sistema elettorale, con la doppia preferenza di genere, ha aiutato a garantire una rappresentanza più adeguata alla reale composizione della comunità. Tra l’altro, proprio due donne, con comprovata competenza ed esperienza, sono in testa alla classifica dei più votati: in regione è stata Simonetta Saliera, in provincia di Modena Palma Costi.

I quattro nuovi consiglieri regionali modenesi del Pd sono la diretta espressione delle preferenze espresse dai cittadini, una scelta opportuna della nuova legge elettorale regionale. C’è un aspetto di questa legge, però, che fa nascere qualche perplessità. Il nuovo meccanismo è tale per cui la provincia di Parma, ad esempio, con poco più di 43mila voti Pd, ha avuto tre consiglieri, Modena con oltre 90mila voti Pd ne ha espressi solo quattro. L’anomalia, se così la vogliamo definire, è evidente.

Infine il nodo del calo dell’affluenza. Le ragioni  sono molte e complesse, dalla mancanza di un traino mediatico nazionale al peso dell’inchiesta della magistratura, da un sentimento di lontananza rispetto alla istituzione Regione al predominante senso di insicurezza legato alla crisi economica. La vera sfida per la politica, ora, nonché per i nuovi eletti, è quella di lavorare per recuperare quest’area di forte allontanamento, passo necessario per rilanciare la crescita della nostra comunità».