Enrico-Monaco-SelL’elemento significativo evidenziato dal voto di ieri in Emilia Romagna è certamente l’astensione. Una profonda ferita per un territorio che ha sempre fatto della partecipazione uno dei suoi tratti qualificanti (si passa dal 68% del 2010 al 37% di ieri). Qualsiasi analisi che prescinda da questo dato perde di ogni significato: il messaggio uscito dalle urne è che la politica deve essere ridisegnata e riorganizzata per rispondere alle domande pressanti dei cittadini. È nel bacino dell’astensionismo che si trovano alcune delle energie più vive per rimettere in moto il dialogo tra rappresentanti e rappresentati.

Sinistra Ecologia Libertà nonostante questo ha tenuto e sarà ben rappresentata dai due giovani consiglieri eletti. SEL è l’unica forza politica del centro-sinistra che cresce nei consensi.  Ora occorre per rispondere al monito degli elettori e di chi è rimasto a casa rivoluzionare il governo dell’Emilia-Romagna sui contenuti e gli obiettivi, agendo con coraggio e riaffermando l’etica pubblica nelle istituzioni. SEL in ogni caso sfiora il 4% nella città di Modena, dimostrando che il lavoro svolto sul territorio e le competenze dei candidati messi in campo hanno inciso in modo positivo. L’obiettivo ora è quello di trovare risposte reali all’avanzata della Lega Nord: alla retorica che gioca sulle paure dei cittadini e sventola l’odio razziale, SEL intende contrapporre provvedimenti volti ad incrementare e rinsaldare il lavoro. In questo senso anche dalla nostra sinistra viene una richiesta di risposta forte alle disuguaglianze, una domanda che deve essere raccolta e organizzata per riuscire ad incidere nel tempo e produrre risultati.