Luosi-inaug-taglio«Consegniamo agli studenti e agli insegnanti un edificio praticamente nuovo, più moderno, confortevole e all’avanguardia nelle dotazi0ni tecnologiche e didattiche». Lo ha affermato Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, inaugurando sabato 29 novembre a Mirandola, il nuovo istituto Luosi, in via Barozzi 8, inagibile dal sisma del 2012, ristrutturato e messo in sicurezza dalla Provincia dopo i danni subiti.

Alla cerimonia, hanno partecipato anche Maino Benatti, sindaco di Mirandola, Giorgio Siena, dirigente scolastico dell’istituto, e Grazia Fimiani, direttore Risorse umane e organizzazione di Eni, società  che ha finanziato l’intervento con un contributo di due milioni e 100 mila euro; hanno partecipato anche Chiara Molinari, presidente del Consiglio di istituto, Pasquale Romano e Dina Caraus in rappresentanza degli studenti, Emilia Muratori, consigliere provinciale delegato all’Istruzione, i rappresentanti di imprese locali e cittadini che hanno contribuito ai lavori e all’acquisto di attrezzature scolastiche e Alessandro Manni, direttore dell’area Lavori pubblici della Provincia, che nel corso dell’inaugurazione ha illustrato le caratteristiche dell’intervento.

Muzzarelli, dopo aver sottolineato che si tratta del primo edificio superiore inagibile che inauguriamo dopo il sisma, ha annunciato anche la prossima inaugurazione del liceo Morandi a Finale Emilia, anche questo ristrutturato dalla Provincia per i danni del sisma, e l’avvio dei lavori nel 2015, nell’area attigua al Luosi, del nuovo istituto Galilei, demolito a causa del sisma e che sarà ricostruito con un investimento di oltre 10 milioni di euro e della nuova palestra il cui costo sarà di un milione e 250 mila euro.

Durante l’inaugurazione Grazia Firmiani ha affermato che «proprio da queste terre è partita negli anni Cinquanta la rinascita del Paese. Anche allora, le parole d’ordine sono state  “ripartire”, “ricostruire”.  E la risposta è stata concreta, tangibile, dalle tante persone che a vari livelli hanno contribuito allora a quel progetto di rinascita. Da anni lavoriamo nella scuola – ha aggiunto – perché proprio alla scuola riconosciamo il ruolo di motore della società. Riportare “normalità” in quest’ambito, consentire ai ragazzi di stare in un luogo sicuro, in cui gli ambienti di apprendimento siano moderni e innovativi, è certamente un segnale importante per tutta la comunità. La scuola è il punto di partenza per eccellenza:  la scuola è il laboratorio del futuro». Il sindaco Benatti ha ribadito il concetto che «oggi inauguriamo in pratica una scuola nuova perché la ricostruzione ha accelerato il percorso di innovazione con il coinvolgimento di tutti», concetto ripreso anche da Giorgio Siena il quale, nel ringraziare Eni, ha evidenziato la collaborazione tra le istituzioni e tutto i soggetti della scuola che ha consentito di ricostruire «nuovi spazi sulla base di un preciso progetto formativo, perché anche gli spazi insegnano e il nostro obiettivo  è quello di coniugare il pensiero critico da parte degli studenti con le nuove tecnologie».

Nei loro interventi in rappresentanza degli studenti Pasquale Romano e Doina Caraus hanno affermato che «la scuola ora è molto più bella di prima, uno stimolo in più anche grazie alle nuove dotazioni tecnologiche per rafforzare l’impegno nello studio e migliorare la propria formazione».