Finanza-Bo-FotoNella mattinata odierna i finanzieri del Comando Provinciale di Bologna, in esecuzione di un decreto emesso dalla Seconda Sezione Penale del locale Tribunale, hanno sottoposto a confisca beni mobili ed immobili, per un valore stimato in almeno 1 milione e trecento mila euro, riconducibili ad un personaggio di elevata caratura criminale affiliato alla cosca della ‘Ndrangheta dei “Mancuso” di Limbadi (Vibo Valentia), risultato in diretto contatto con esponenti di punta del narcotraffico internazionale, residente ad Ozzano dell’Emilia e attualmente agli arresti domiciliari.
Il provvedimento ablativo odierno trae origine da pregresse indagini svolte dal Nucleo di Polizia Tributaria su delega del Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna Dott. Enrico Cieri, a conclusione delle quali, nei mesi scorsi, le stesse Fiamme Gialle hanno ricostruito e proposto per il sequestro di prevenzione un complesso patrimoniale, costituito da beni mobili e immobili, il cui valore è risultato sproporzionato rispetto alla capacità economico-reddituale ufficiale dichiarata dal prevenuto e dal suo nucleo familiare.

Gli investigatori del G.I.C.O. del Nucleo PT di Bologna sono riusciti, infatti, a ricostruire e a ricondurre in capo al Ventrici l’esistenza di un consistente patrimonio, in parte non emerso fino ad oggi, costituito prevalentemente da beni mobili ed immobili detenuti sia direttamente che indirettamente attraverso prestanome.
Per l’espletamento dell’attività investigativa i militari hanno fatto ricorso a complessi accertamenti bancari e, allo stesso tempo, si sono avvalsi di uno speciale applicativo informatico denominato “MOLECOLA” ideato dal Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza (S.C.I.C.O.) per individuare ed aggredire i patrimoni illecitamente accumulati dalla criminalità. Le Fiamme Gialle di Bologna, avvalendosi in particolare di questo strumento di analisi, hanno messo “sotto lente” tutte le evidenze patrimoniali caratterizzate da rilevanti indici di incoerenza, individuando, al contempo, tutti i collegamenti fra le posizioni dell’interessato e quelle dei soggetti interposti.

Fra gli immobili, ubicati nelle province di Bologna e Vibo Valentia, riconducibili al prevenuto, spiccano due “ville residenziali” entrambe a Bentivoglio (BO), terreni e autoveicoli, tra i quali un’Alfa 164 blindata utilizzata dal personaggio per difendersi dalle minacce ricevute da alcuni narcotrafficanti colombiani.