parcheggio-depositoI parcheggi pubblici in prossimità di aree residenziali di condomini alla periferia dei comuni della bassa reggiana utilizzati come base strategica per il deposito di auto rubate da utilizzare nelle varie incursioni furtive compiute all’imbrunire tra le province di Reggio Emilia e Mantova? E’ una forte ipotesi investigativa al vaglio dei Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia alla luce di quanto accertato nella tarda mattinata di ieri dai Carabinieri di Luzzara che, nel corso dell’attività di controllo del territorio, tra le auto “pulite” parcheggiate negli appositi spazi di un parcheggio alla periferia del comune, hanno localizzato ben 3 auto rubate in altre province e un furgone. Quest’ultimo secondo prime ipotesi sarebbe stato utilizzato nelle incursioni dei pirati del Po laddove all’interno custodiva un motore da imbarcazione fuoribordo rubato nel mantovano. Dato l’elevato numero di auto rubate rinvenute in una sola mattina e nello stesso parcheggio è improbabile pensare ad una casualità ma quanto a una mirata strategia da parte di bande dedite alla commissione di furti che usano i citati parcheggi come basi operative da dove partire all’imbrunire nelle varie incursioni notturne. Le dovute risposte potranno ottenersi dalle indagini che al riguardo i Carabinieri della Stazione di Luzzara e del Nucleo Operativo della Compagnia di Guastalla stanno conducendo al riguardo.

Il dato certo è il rinvenimento in un’unica circostanze ed in uno stesso parcheggio, quello di Via Don Tettamanzi a Luzzara, di un’Audi A4 rubata a Borgo Virgilio (MN) il 09 novembre, una Opel Zafira rubata a Chions (PN) il 29 maggio u.s., una Ford Fiesta rubata a Suzzara (MN) il 22 luglio u.s. e un furgone Nissan Vanette rubato a Brescello nel reggiano, quest’ultimo come anzidetto probabilmente in uso ai Pirati del Po alla luce del fatto che all’intero “custodiva” un motore da imbarcazione fuoribordo rubato nella notte nel mantovano. I 4 mezzi venivano sequestrati al fine di procedere ai dovuti rilievi, finalizzati a trovare anche in sede scientifica la svolta investigativa con l’esaltazione di eventuali impronte, per poi procedere alla restituzione ai derubati a cura dei carabinieri di Luzzara e del Nucleo Operativo di Guastalla che al riguardo stanno conducendo le indagini in ordine all’ipotesi in premessa.

Solo qualche mese fa sempre nelle bassa reggiana i Carabinieri di Guastalla durante un servizio di controllo del territorio fecero irruzione in un’ex stalla all’interno della quale rinvennero 5 autovetture di grossa cilindrata (quattro “Bmw X6” ed una Mercedes E 220 CDI), per un controvalore di 500.000 euro, tutte risultate rubate, tra le province di Roma, Milano e Vincenza ai danni di facoltosi imprenditori e di recente, sempre a Guastalla, nei parcheggi di centri commerciali gli stessi Carabinieri hanno rinvenuto altre due auto di lusso. Circostanze queste che inducono i carabinieri a non escludere che proprio nell’area della bassa reggiana possa aver base una organizzazione criminale, la cui matrice è ancora al vaglio dei carabinieri, particolarmente attiva nel riciclaggio di auto rubate.