Silvia-Giannini“Sabato  13  dicembre  il  Governo ha deciso, con gli emendamenti al Senato della  legge  di  stabilità, di mettere un tetto alla aliquota Tasi del 3,3 per  mille  anche  per  il  2015,  comprensiva  dello  0,8 per mille per le detrazioni. Questa decisione, se verrà confermata dal Parlamento, impedisce al  Comune  di  Bologna  di  procedere  nel percorso di predisposizione del bilancio  2015–2017  già  ipotizzato  dalla  Giunta,  con  approvazione  in Consiglio comunale a febbraio 2015.

I  tagli  aggiuntivi di risorse statali ai Comuni nel 2015 rispetto al 2014 sono  in  totale di 2.665 milioni di euro, 46 milioni di euro per il Comune di  Bologna.  Questi  derivano  dalla  mancata  compensazione  Imu-Tasi (17 milioni  di  euro)  che  invece  lo Stato aveva garantito per il 2014, e da altri  tagli (circa 20 milioni di euro). A questi si sommano i 7 milioni di mancate  entrate,  a  regime, del provvedimento “Lupi” sullo sconto del 30% per sanzioni per violazioni al codice della strada, 1,7 milioni di euro per recupero  vecchia  Ici  su immobili cat. D (prima rata quinquennale), e 0,3 milioni di euro per Imu terreni montani.

Di fronte a un ulteriore calo delle risorse statali così consistente, quasi il  10%  di  tutto  il  bilancio  comunale,  è  impossibile  ipotizzare una riduzione  della  spesa di analoga identità. Tagliare 46 milioni di euro di spesa  vorrebbe  dire  infatti  ridurre  in  modo  insostenibile  i servizi essenziali  per  i  cittadini  e il funzionamento della città, e questo non vogliamo farlo.

Per  questo  motivo  il  Comune  aveva  già deciso, per il 2015, un aumento dell’aliquota  Tasi al 4,3 per mille, con un gettito aggiuntivo rispetto al 2014 di 17 milioni di euro, e aveva programmato risparmi di spesa per circa 15 milioni.

In  queste  condizioni  non  è  al  momento possibile fare un Bilancio. Per evitare  riduzione dei servizi e/o aumenti della pressione fiscale locale è necessario  che  lo  Stato riduca significativamente gli ulteriori, ingenti tagli di risorse inflitti anche per il 2015 ai Comuni”.