angelo-oreste-andrisanoNon sono intervenuto sulle dimissioni del prof. Nichelli, avendo a mente il regolamento di Ateneo che prevede che esse vadano rassegnate al Consiglio di Facoltà.

La sede della discussione, circa questa domanda, è il Consiglio di Facoltà. E’ in quello stesso Consiglio che si dovranno in futuro dirimere le questioni relative al Regolamento e al coordinamento della programmazione del piano straordinario associati.

Sono state proprio queste questioni ad avermi spinto a partecipare alla riunione del Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia del 2 dicembre, di cui è stata fornita alla stampa versione riduttiva. Il mio intento era quello di stigmatizzare il comportamento non rispettoso della funzione rettorale da parte di alcuni, per il vero non numerosi, colleghi della Facoltà e di sollecitare lo sblocco dell’approvazione di un Regolamento da me proposto. La verità è che si deve uscire da un impasse su cui è paralizzata da troppo tempo la Facoltà, nonostante gli sforzi profusi per tentare di fare riconvergere i Colleghi medici su decisioni condivise.

Non si può prescindere da un’attenta programmazione, capace di soddisfare  differenti settori scientifici, ma sempre rispondente al rispetto delle effettive esigenze assistenziali e didattiche. Certo non possono essere trascurate materie fondamentali nella formazione dei futuri medici e ambiti disciplinari strategici per l’assistenza del malato.

Considerando quanto sia cruciale tale prospettiva per il rilancio della Facoltà di Medicina e Chirurgia, mi pare opportuno comprendere se da parte della Facoltà queste preoccupazioni vengano recepite; e auspico che si sappiano trovare le modalità per ricomporre tensioni condizionate non di rado da un retroscena corporativo. Tutto il dispendio di energie del Rettore sarà speso per la ricomposizione di un equilibrio universitario e di rapporti istituzionali, idonei a rispondere alle esigenze di una società complessa e in così rapida, drammatica trasformazione.

(Il Rettore Angelo O. Andrisano)