divieto_alcoliciSono state sei le sanzioni elevate dalla Polizia municipale di Modena, al termine dei controlli sul rispetto dell’ordinanza contro l’abuso di alcolici effettuati sabato sera 20 dicembre in 21 attività delle aree interessate.

Quattro i verbali da 100 euro per la mancata esposizione dello specifico avviso informativo per i clienti previsto dall’ordinanza, e due quelli da 150 euro per la vendita di alcolici fuori dell’orario consentito (cioè dopo le 20). Sono stati cinque i locali sanzionati, per uno dei quali sono state riscontrate entrambe le violazioni.

L’ordinanza, in vigore dal 30 novembre al 30 aprile 2015, rientra in una strategia di prevenzione di comportamenti che possono scaturire dall’abuso di alcolici e creare disagio tra i residenti e i frequentatori di determinate aree della città, così come in “una più ampia azione volta a contrastare l’abuso di alcolici, soprattutto da parte dei giovani, attraverso un percorso educativo incentrato sulla promozione del rispetto della propria persona e della comunità”.

Nello specifico, l’ordinanza prevede tra le 20 e le 7 del giorno successivo, il divieto di vendita di alcolici per le attività commerciali, il divieto di vendita per asporto per i pubblici esercizi e per i circoli e le associazioni private (che possono vendere per il consumo immediato sul posto), così come per le attività artigianali con vendita di beni alimentari di produzione propria (per esempio le pizzerie al taglio), è possibile tra le 20 e le 22 vendere “bevande alcoliche a bassa gradazione (comunque inferiore a 6 gradi) purché essa avvenga contestualmente alla vendita dei beni alimentari di produzione propria, anche per il consumo immediato sul posto che dovrà essere effettuato all’interno dei locali”.

L’ordinanza prevede anche che una quota delle sanzioni (che vanno da 75 a 450 euro per la vendita, da 50 a 300 euro per la mancata esposizione dell’avviso) sia impiegata, in collaborazione con il settore delle Politiche sociali, nello “sviluppo di programmi e progetti di legalità e di promozione di stili di vita sani, finalizzati anche a innalzare la soglia di attenzione sul consumo responsabile di alcol”.