Je-Suis-Charlie“Parigi è sotto choc per un attacco terroristico che ha provocato 12 morti nella redazione del settimanale satirico ‘Charlie Hebdo’, noto per il suo stile ironico e provocatorio nei confronti di tutte le religioni. Due uomini incappucciati hanno fatto irruzione nella sede del giornale ed hanno aperto il fuoco con i mitra, uccidendo fra gli altri il direttore Charbonnier (Charb) ed e altri tre noti vignettisti Cabu, Georges Wolinski, molto famoso anche in Italia, e il suo collega Tignous. Le vittime sono un addetto alla portineria, otto giornalisti, uno dei poliziotti assegnati alla protezione del direttore Charb e un invitato alla riunione di redazione, che si trovavano all’interno, più un secondo poliziotto accorso appena dopo la sparatoria e colpito sul marciapiede di fronte all’edificio. Riteniamo necessario esprimere la nostra solidarietà contro questo episodio di repressione violenta della libertà di stampa e di espressione.Pertanto ci sembra doveroso organizzare un flashmob ispirato a quello dei giornalisti parigini a piazza de la République,tutti con delle matite in mano, per dimostrare l’importanza delle parole,della circolazione di idee diverse e la nostra indignazione per questo gesto di violenza. Sfrutteremo l’occasione per ricordare anche i duemila morti per mano delle milizie nigeriane di Boko Haram. Chiaramente è aperto a tutti e sono invitati tutti coloro che come singoli, associazioni, collettivi, si riconoscano in questa manifestazione. Ci troveremo sabato 11 alle 15.30 in piazza maggiore”.
(I Rappresentanti di istituto di tutte le scuole di Bologna)
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Je suis Charlie, scritto sul braccialetto di riconoscimento di un neonato, è un messaggio di solidarietà e speranza lanciato da una mamma francese che ha voluto chiamare il proprio figlio come il settimanale satirico Charlie Hebdo, dopo la strage che a Parigi è costata la vita a 12 persone. Uno scatto che ha già raccolto migliaia di condivisioni e commenti sui social.