Consiglio-Budapest2010L’azzurra Giorgia Consiglio, classe 1990, nata a Genova, atleta del Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito e del Circolo Canottieri Aniene, è la nuova testimonial della Onlus modenese “Pronto Intervento Panico”.

La sua carriera internazionale comincia nel 2006 quando giunge seconda nei 5 km agli Europei Giovanili di fondo di Klink, nel lago Müritz in Germania. Nel 2007 giunge quinta nei 5 km agli Europei Giovanili di fondo all’Idroscalo di Milano. L’anno successivo si classifica al venticinquesimo posto nei 5 km ai Mondiali di Siviglia (Spagna). Sempre nel 2008 giunge ottava nei 5 km agli Europei Giovanili di fondo di Sète in Francia e quindicesima nei 10 km agli Europei di Ragusa (Croazia). Partecipa anche ai Mondiali di Roma del 2009 nei 5 km dove si classifica al diciassettesimo posto.

Vince la medaglia d’argento ai mondiali di Roberval (Canada) nella gara dei 10 km preceduta dalla compagna Martina Grimaldi, per poi ripetersi arrivando seconda anche nella gara dei 5 km, preceduta dalla statunitense Eva Fabian. Anche ai europei di Budapest (Ungheria) va sul podio, altro argento nei 10 km.

A livello italiano si è laureata campionessa 6 volte: nei 1.500 stile libero ai campionati italiani primaverili 2010 di Riccione battendo la campionessa del mondo in carica Alessia Filippi, 5 km agli assoluti Indoor 2010 di San Marino migliorando di 28 secondi il record italiano di Viola Valli che resisteva dal 2001, 5 km assoluti in acque libere 2010 a Trevignano, 10 km assoluti in acque libere 2010 a Bracciano, 25 km assoluti in acque libere 2010 ad Anguillara, 5 km a cronometro assoluti in acque libere 2010 sul lago Trasimeno.

“La mia esperienza con gli attacchi di panico – dichiara Giorgia Consiglio – ha avuto inizio durante i Mondiali di nuoto a Shanghai nel 2011, unica occasione di qualificazione per le Olimpiadi di Londra 2012. Le mie aspettative e le pressioni erano molto alte, per cui ho vissuto l’esperienza di quella gara con una forte ansia e poca serenità. Mi è bastato subire un colpo durante la competizione stessa per avere un attacco di panico con la conseguenza del mio ritiro dalla competizione e lo svanire, così, del mio sogno. Il periodo successivo è stato molto difficile, oltre la delusione e l’umiliazione per la gara, è subentrato il timore che l’attacco di panico potesse verificarsi di nuovo e di conseguenza la paura di gareggiare”.

“Nel momento in cui ho preso consapevolezza di avere un problema – conclude la Consiglio – ho avuto il coraggio e la forza di farmi aiutare e credo che questo sia stato il primo passo verso la guarigione. Inoltre sono convinta che decidere di affrontare il problema e mettersi in mano a degli esperti sia la soluzione. Ringrazio chi mi ha aiutato e da testimonial sostengo il lavoro che la onlus “Pronto Intervento Panico” svolge per chi come me soffre di questo terribile disturbo”.

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Pronto Intervento Panico (P.I.P.)  è una Onlus nata nel 2011 per volontà della sua presidente Barbara Prampolini, che ha sofferto in prima persona di questa drammatica malattia e ha vissuto tutti i disagi e i percorsi tortuosi, spesso sbagliati, nei quali incappano solitamente le persone intrappolate nella rete del panico. In base alle statistiche più recenti, a soffrirne sarebbero quasi 10 milioni di italiani e quasi il 3,5% della popolazione mondiale.

Il panico è tanto sentito quanto ancora molto sconosciuto, sia da chi soffre di questa patologia – ma non ne riconosce i sintomi o non sa come affrontarli – sia  da chi vive accanto a loro (familiari, amici, educatori, insegnanti, allenatori..) e che si trovano spesso a non sapere cosa fare.

Il P.I.P. si pone come salvagente, come ancora alla quale aggrapparsi per avere sostegno, come bussola per ottenere indicazioni precise e aiuto immediato e concreto. Oltre ai volontari, vi è una rete di professionisti in tutta Italia, specializzati proprio nella cura del disturbo di panico. La sede della Onlus è in provincia di Modena, tuttavia il Centro di Ascolto che risponde al numero 848 998800 è raggiungibile da tutta Italia. Numerose sono poi le attività formative e informative che la Onlus svolge ed intende svolgere su tutto il territorio per poter essere sempre più vicina ai milioni di persone che soffrono del disturbo di panico.