Reggio-MancasaleLapam Confartigianato a confronto con il Comune di Reggio Emilia sulla zona artigianale Mancasale. Il confronto, molto proficuo, ha visto la presenza di aziende operanti nell’area e dell’assessore alle attività produttive, Alex Pratissoli. L’incontro faceva seguito ad un primo convegno, dove l’assessore aveva spiegato le agevolazioni che il Comune aveva deliberato per le imprese che avevano necessità di allargarsi a livello di produzione e uffici o di variare la destinazione d’uso dei locali; il tutto con l’obiettivo di rilanciare l’area artigianale. Le imprese presenti a questo secondo appuntamento operano nella moda-abbigliamento, accessori per la moda, stampaggio materie plastiche, profumazione ambiente e assieme al Presidente Lapam della Zona di Reggio Emilia, Ivo Biagini, hanno presentato una serie di segnalazioni e proposte per il rilancio della zona artigianale, così come concordato nel primo incontro.

Fra la zona Mancasale e le aree limitrofe ci sono ben 3 milioni di metri quadrati di terreno a disposizione: le imprese già presenti nella zona sono circa 550 che però faticano a fare rete, anche solo per acquistare energia. L’assessore ha ribadito che Mancasale è il motore produttivo di Reggio Emilia e che nei prossimi 3 anni si investiranno circa 4,5 milioni euro per migliorare l’attrattività del polo; i lavori dovrebbero iniziare già a settembre/ottobre e la sicurezza sarà una priorità assoluta degli interventi in programma.

Una prima proposta portata da Lapam Confartigianato è volta a far sì che, durante la notte, venga lasciato aperto un unico varco per accedere all’area, con videosorveglianza sia del varco che delle principali vie di collegamento e dei parcheggi. Questo dovrebbe permettere una maggiore tutela delle imprese e di chi è costretto a sostare durante la notte. Altra priorità emersa è quella della banda larga, sarà possibile stendere i cavi sfruttando la ripavimentazione delle strade.

Un tema importante è il trovare una soluzione al problema degli odori legati all’area che funge da deposito sfalci di potature e verde, posizionata proprio nella zona oggetto dell’intervento: l’assessore ha puntualizzato che è già previsto da quest’anno che le quantità in deposito dovranno rimanere entro un terzo rispetto al passato e che entro tre anni l’area verrà posizionata in altra zona. Un problema da risolvere è anche quello del trasporto persone che debbono arrivare a ripartire da questa zona, per lavoro o in visita, in particolare si evidenzia la necessità di attivare un servizio bus o navetta che colleghi con continuità il centro storico e le stazioni (in particolare la Mediopadana) con Mancasale. E’ poi necessario un parcheggio, posizionato in una zona centrale e che possa servire anche per lo stazionamento notturno degli autotreni.

Non meno sentito è il tema del depuratore che, a sua volta, è fonte di odori: anche a questo proposito c’è già una disposizione ad abbassare i quantitativi di fanghi presenti ad un terzo rispetto al passato. Infine si è parlato delle opere di urbanizzazione necessarie (strade, sistema fogario) da implementare per venire incontro alle esigenze delle imprese.

L’incontro si è chiuso con l’auspicio che oltre alle agevolazioni sugli interventi già deliberate, questi altri interventi possano aiutare la zona ad essere più attrattiva per operatori che vengono dall’estero o dal resto d’Italia; inoltre è stato ribadito l’impegno a trovarsi periodicamente per fare il punto della situazione e per analizzare nuove idee e proposte.