“Chiediamo ai Sindaci dei comuni interessati dall’Imu che venga ridotta al minimo l’aliquota da applicare ai terreni agricoli e che nell’immediato si evitino le sanzioni nei casi di ritardato pagamento, quando è dovuto.” E’ l’appello del Direttore di Coldiretti Modena, Antonio Maria Ciri, dopo la scadenza del 10 febbraio nel sottolineare la necessità che venga rispettato lo Statuto del contribuente. E’ peraltro necessario – sottolinea la Coldiretti – evitare le incongruenze che esistono rispetto alle reali condizioni dei terreni coinvolgendo gli enti territoriali.

“Queste modifiche necessarie rafforzano la scelta equa e coraggiosa di mantenere l’esenzione per le imprese agricole professionali in tutte le aree svantaggiate riconoscendo il ruolo economico e di presidio territoriale di chi lavora e vive di agricoltura”, continua Ciri. Sono state  infatti individuate – precisa la Coldiretti modenese – diverse categorie di comuni per l’esenzione dall’imposta. La prima categoria è quella dei Comuni totalmente montani del tutto esenti dal pagamento mentre la seconda categoria riguarda i comuni parzialmente montani dove – conclude la Coldiretti – l’Imu non si applica solo se i proprietari dei terreni sono in possesso della qualifica di coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale, oppure se i terreni agricoli sono stati dati in affitto o in comodato, dagli stessi soggetti qualificati di cui sopra, ad altri coltivatori diretti o a imprenditori agricoli professionali.