“Un bilancio, quello del Comune di Modena, che chiede si sacrifici ai cittadini, ma lancia una sfida per la ripresa promettendo  investimenti per 80 milioni nei prossimi tre anni di cui la metà nei prossimi dieci mesi. Tornare a investire su Modena dopo tanti anni di interventi fatti con il contagocce e che non erano neanche sufficienti garantire la manutenzione ordinaria delle strade e degli edifici pubblici, è essenziale”. Lo afferma Lapam Confartigianato. L’associazione imprenditoriale entra nel merito delle questioni: “Pensiamo alla ristrutturazione del liceo Carlo Sigonio, che oltre a far lavorare le imprese dell’edilizia, costituisce un ottimo esempio da perseguire, ovvero quello di riportare importanti funzioni in centro storico in modo da aumentare la frequentazione e la qualificazione  del cuore di Modena. Come, del resto, era stato promesso dall’attuale amministrazione in campagna elettorale. Riportare in centro una scuola, significa riportare in centro migliaia di persone fra studenti, insegnanti e genitori, che tutti i giorni passano dal centro e possono contribuire al rilancio del centro”.

Una situazione necessaria, a parere di Lapam, anche a causa del degrado in cui versano troppi luoghi della città: “L’elenco è lungo: dal comparto delle Acciaierie al cantiere dell’ex Odeon in piazza Matteotti all’ex Amcm, dal diurno in piazza Mazzini all’ex mercato ortofrutticolo all’ingrosso di via Ciro Menotti. Si tratta di luoghi trascurati da anni in cui è essenziale intervenire, per abbellire la città e renderla più attraente sia per i cittadini che per i turisti”.

Tra i temi, anche quello dei capannoni sfitti: “Non dimentichiamo nemmeno quello dei proprietari di luoghi o capannoni per attività produttive sfitti, non per loro volontà, ma a causa della crisi: su questi edifici occorre fare una riflessione molto seria ed è necessario trovare una soluzione.

Qualcuno (Sandrone) giovedì scorso ironizzava sul fatto che un sindaco così dinamico si è fermato contro al primo mucchio di neve che ha incontrato, non vorremmo che il prossimo ostacolo sia la burocrazia: dieci mesi per spendere 40 milioni di euro sono pochi, occorre dunque agire in fretta e con determinazione”.

Lapam conclude: “Siamo di fronte a una sfida importante, su questa sfida l’amministrazione comunale dovrà impegnarsi al massimo per superare uno degli ostacoli più grandi in Italia che è la propria burocrazia”.