denaro_11Non aumentare il carico fiscale, mantenere l’attuale livello dei servizi, passare a una gestione sempre più associata dei servizi pubblici, costruire un patto territoriale per lo sviluppo e la crescita. Sono le richieste che Cgil e Cisl del Frignano, insieme ai rispettivi sindacati dei pensionati Spi e Fnp, hanno presentato ai sindaci del Frignano in un incontro in cui si è discussa l’impostazione dei bilanci comunali per il 2015. «Pur consapevoli che l’attuale contesto rende sempre più difficile far quadrare i conti a causa dei continui tagli imposti dal governo alle amministrazioni locali – affermano i sindacati – abbiamo ribadito la necessità, visto il perdurare della crisi anche nel Frignano, di non incrementare rette, tariffe, tributi e, allo stesso tempo, di mantenere inalterato il livello dei servizi». La richiesta dei sindacati è stata accolta con favore dall’Unione dei Comuni, complessivamente intesa, così come la sollecitazione a dare continuità agli investimenti pubblici sul territorio. Cgil, Spi-Cgil, Cisl e Fnp-Cisl hanno, inoltre, chiesto ai Comuni di costituire un gruppo misto di lavoro per stabilire una corretta applicazione della nuova Isee (indicatore della situazione economica equivalente), lo strumento in vigore da gennaio per determinare la partecipazione dei cittadini alle rette e tariffe dei servizi pubblici. I sindacati hanno poi confermato la disponibilità a una più stretta collaborazione con le amministrazioni locali allo scopo di rilanciare l’economia del territorio, creare opportunità lavorative per i giovani, favorire il turismo per tutto l’anno. A questo proposito Cgil e Cisl hanno ribadito la richiesta di costruire un “Patto territoriale per lo sviluppo e la crescita”, sul modello di quello firmato la settimana scorsa nel distretto ceramico. Infine i sindacati hanno invitato l’Unione del Frignano a proseguire con determinazione nell’applicazione della legge regionale sulla gestione associata dei servizi e giudicano positivamente la volontà, espressa da alcuni sindaci, di arrivare alla fusione tra Comuni per ottimizzare le risorse.