precari_scuolaIl 25 febbraio anche a Modena, nell’ambito della settimana di mobilitazione nazionale contro la “Buona scuola” di Renzi, i precari della scuola (tra cui le Donne in Lotta di No Austerity) e il sindacato Cub hanno fatto sentire la loro voce per dire un forte NO alla riforma della scuola del governo Renzi. Con un sit-in di fronte all’Ufficio Scolastico Provinciale, hanno espresso un messaggio di forte contrarietà alle politiche sulla scuola del governo: le tanto sbandierate assunzioni in ruolo promesse da Renzi e dalla ministra Giannini in realtà penalizzeranno decine di migliaia di precari che rischiano di restare senza lavoro. Ma anche per chi verrà assunto in ruolo non si preannuncia nulla di buono: assunzioni su province diverse da quella di residenza, su materie differenti da quelle su cui si è stati costretti a specializzarsi (con anni di studio e molte tasse pagate alle università!), utilizzo dei nuovi assunti come trottole tappa-buchi a disposizione dei dirigenti scolastici, per risparmiare sulle supplenze brevi. I precari sono stanchi di continue umiliazioni: pagamenti in ritardo degli stipendi, scippo della monetizzazione delle ferie (circa 2000 euro in meno negli ultimi due anni!), ritardi nell’erogazione degli stipendi di disoccupazione nei mesi estivi, continui peggioramenti delle condizioni di lavoro.

Ma anche per i lavoratori di ruolo non si annuncia nulla di buono: gli scatti stipendiali automatici verranno cancellati e per avere un misero aumento di stipendio gli insegnanti dovranno lavorare molto di più, frequentare corsi di aggiornamento, dare disponibilità a svolgere ore gratuitamente. Gli insegnanti che non accumuleranno crediti rischiano trasferimenti, penalizzazioni stipendiali e – probabilmente – licenziamenti.

Durante il sit-in, una delegazione di lavoratori della Cub è stata ricevuta dal dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale per discutere del caso di alcuni dirigenti scolastici che, come denunciato dal sindacato, negano al personale della scuola diritti riconosciuti dal contratto nazionale e dal codice civile.

La lotta continua, contro la “cattiva scuola” di Renzi ma anche contro le politiche di austerity del governo.

PRECARI SCUOLA MODENA

CUB MODENA

DONNE IN LOTTA NO AUSTERITY