Nel consiglio comunale di ieri 26 febbraio 2015 si è fatto un aggiornamento sulla questione dei lavori di demolizione e ricostruzione delle scuole Tassoni di Piumazzo a seguito del concordato preventivo della cooperativa CdC, capogruppo della associazione di imprese che si era aggiudicata l’appalto.

L’assessore ha confermato, allo stato, i tempi di realizzazione dei lavori (210 giorni) e quindi la disponibilità della scuola per settembre 2015 (ad oggi il termine lavori è previsto per il 10/9/2015). Per ora non esiste un piano B.

Sono iniziate le opere di cantiere (in fase di predisposizione l’impiantistica di cantiere) e nei prossimi giorni partiranno i lavori di demolizione.

Sono inoltre in corso le procedute di trasferimento dell’appalto delle scuole Tassoni alla società subentrata SIREM srl.

Abbiamo chiesto e sollecitato un aggiornamento pubblico sulla situazione, aperto alla cittadinanza tutta e l’assessore ha detto che a breve la Giunta incontrerà la dirigenza scolastica e le rappresentanze dei genitori e successivamente sarà fatta una serata pubblica.

Sia chiaro, accogliamo con favore il fatto che per ora, attraverso la nuova società SIREM, tutto sembra procedere nei tempi previsti, comprendendo la assoluta necessità che le scuole Tassoni siano demolite e ricostruite entro l’inizio dell’anno scolastico 2015/2016.

Tutto regolare dunque?

Noi non siamo esperti di appalti ma la sequenza temporale dei fatti riguardanti l’appalto suscita qualche perplessità.

La Regione Emilia Romagna ha emesso l’ordinanza n. 66 del 9 settembre 2014 relativa alla gara di appalto per l’intervento di demolizione e ricostruzione dell’edificio scolastico “A. Tassoni”sito in Via dei Mille, n. 7, in Fraz. Piumazzo.

Il bando prevede come è normale, una serie di requisiti in capo alle aziende per poter  partecipare alla gara di appalto, requisiti richiesti poi al vincitore della gara in sede di firma del contratto.

In particolare Il Disciplinare di Gara allegato all’ordinanza riporta:

Art 3

“Nel caso di imprese raggruppate o di consorzi ordinari di concorrenti ex art. 34, lett. e) D.Lgs.163/06, oltre ai requisiti di ordine generale che devono sussistere in capo a ciascuno dei soggetti componenti il raggruppamento o consorzio, gli offerenti dovranno dimostrare di possedere i requisiti economico-finanziari e tecnici-organizzativi previsti dal presente disciplinare per le prestazioni che intendono eseguire.”

Art 5
“La stipulazione contrattuale, che avverrà in forma pubblica-amministrativa, si riterrà perfetta ed efficace in via definitiva soltanto dopo la verifica, con esito positivo, del possesso di tutti i requisiti morali, economico-finanziari e tecnici dichiarati in sede di partecipazione dal concorrente”

Come è noto la gara di appalto è stata vinta dall’associazione temporanea d’impresa ATI CdC Cooperativa di Costruzioni e  ITI Impresa Generale Spa, entrambe con sede a  Modena, con CdC capogruppo mandataria. Il contratto è stato firmato il 27 gennaio 2015. Il 3 febbraio 2015 la CdC  annuncia che si appresta a chiedere il concordato preventivo, si noti, ad appena una settimana dopo dalla firma del contratto di appalto.

 

Come sono andati i fatti

Riportiamo in ordine temporale una sequenza di fatti, alcuni li abbiamo appresi da fonti di stampa, altri provengono da atti pubblici depositati in camera di commercio:

•          In data 12 dicembre 2014, la società CdC Cooperativa di Costruzioni risulta consapevole del proprio stato di crisi tanto che si è tenuto un consiglio di amministrazione della società con la assistenza di professionisti al fine di verificare le forme concorsuali più idonee alla tutela dei creditori, della continuazione della attività, della tutela dell’occupazione, individuandola nell’affitto di azienda ad una newco. Perciò già in quel consiglio fu deliberato la ricerca di una o più società che potessero garantire la continuità aziendale.

•          In data 16 gennaio 2015 sono stati sottoscritti i verbali di conciliazione per il licenziamento dei dirigenti in forza al 31.12.2014, secondo deliberazioni consiliari precedenti

•          In data 16 gennaio 2015 è stata costituita e iscritta al registro imprese la società Sirem Srl, interamente detenuta da Sicrea Spa, cui verrà affittato il ramo di azienda CdC, comprensivo del contratto di appalto delle scuole Tassoni;

•          In data 27 gennaio 2015 viene firmato il contratto di appalto.

•          In data 29 Gennaio 2015 il consiglio di amministrazione della società CdC Cooperativa di Costruzioni scriveva nel verbale “nelle precedenti riunioni, tenutesi nello scorso dicembre 2014, il consiglio di amministrazione ha già evidenziato lo stato di crisi della società, determinato dalle  pesanti perdite registrate nel corso dell’esercizio 2014 … e che, non essendo la società più in grado di garantire una continuità aziendale diretta, si rende necessario al suddetto fine procedere all’affitto di azienda o di un ramo di azienda ad una società terza…..”.
Il consiglio di amministrazione delibera quindi di presentare la domanda di concordato preventivo, di procedere all’affitto del ramo di azienda e di convocare l’assemblea dei soci per l’approvazione per il 12.2.2015. La società cui affidare l’affitto è individuata nella Sirem Srl. interamente detenuta da Sicrea Spa

•          In data 3 febbraio 2015 apprendiamo dalla stampa della volontà di CdC di chiedere il concordato preventivo, appena una settimana dopo la firma del contratto

 

Dalla sequenza temporale degli atti e dei fatti sopradescritti emerge che:

–        la CdC, fin dal 16 dicembre 2014, ma presumibilmente anche alla data di partecipazione alla gara di uno o due mesi prima, versava in una preoccupante situazione economico finanziaria tale da studiare il ricorso a forme concorsuali, situazione quindi tale da non rispettare uno dei requisiti richiesti in sede di partecipazione alla gara e quindi anche in sede di firma del contratto;

–        la CdC in data 16 gennaio 2015 ha provveduto alla conciliazione dei dirigenti licenziati in forse al 31 dicembre 2014 e quindi risulterebbe non più dotata della propria struttura dirigenziale;

–          la società SIREM nasce il 16 gennaio 2015 e risulterebbe costituita ad hoc, per prendere in affitto il ramo di azienda di CdC che si appresta a chiedere il concordato preventivo.

 

Ebbene la CdC, nonostante una situazione aziendale che parrebbe contrastare con i requisiti richiesti dal bando di gara, firma in data 27 gennaio 2015 il contratto di appalto, la cui definitiva efficacia è legata alla verifica, da parte della Regione, dei requisiti richiesti tra cui la situazione economica-finanziaria.

 

Noi non siamo esperti di appalti ma la sequenza temporale suscita qualche perplessità e per questo abbiamo già presentato una specifica interrogazione per avere risposte puntuali:

– all’atto della stipula del contratto sono state fatte, in particolare da parte della Regione (struttura commissariale per la ricostruzione) quale stazione appaltante, tutte le verifiche necessarie relative alla aderenza delle aziende costituenti l’ATI che ha vinto l’appalto agli specifici requisiti previsti nell’ordinanza n. 66 del 9 settembre 2014?

– le procedure seguite dopo che la CdC ha chiesto il concordato preventivo sono corrette?

 

(Silvia Santunione e Claudio Carini, consiglieri comunali della Lista Civica FRAZIONI e CASTELFRANCO)