neve-sassuolo“Il piano neve scattato in occasione dell’ultima nevicata è di fatto, nei numeri, quello già previsto ed organizzato negli anni passati con 22 spalatori e zone, tarato su una nevicata di 30-40 centimetri; un piano che alla luce delle criticità riscontrate abbiamo pensato di ampliare ma organizzandolo in modo che rimanga invariato in situazioni ordinarie e sia operativo con una disponibilità di mezzi maggiore, per condizioni straordinarie”.

Lo ha ribadito il Sindaco di Sassuolo Claudio Pistoni rispondendo ad una interrogazione presentata dalla Lista Sassolesi con la quale si chiedeva di conoscere i costi del Piano Neve, il numero di alberi caduti, e gli interventi eseguiti a seguito delle recenti nevicate. Nell’illustrare l’interrogazione il Capogruppo Luca Caselli ha criticato la mancata chiusura delle scuole venerdì 6 febbraio, la chiusura dei parchi pubblici e lo stato ancora critico provocato dalla mancata rimozione di numerose alberature cadute a terra in diverse aree della città.

“Le criticità emerse specificamente a Sassuolo, pur di fronte ad una nevicata che non ha avuto il carattere dell’eccezionalità se non per la pesantezza della neve e l’intensità oraria – ha affermato il Sindaco –  sono legate ad un insieme di fattori: la mancata potatura delle alberature negli anni precedenti, che ha provocato il cedimento di numerose piante con danni ingenti, che a Sassuolo ammontano a circa 400 mila euro, ovvero dieci volte maggiori rispetto ai danni registrati in altri comuni del comprensorio; l’interruzione nell’erogazione dell’energia elettrica, non dipendente dal Comune, che ha provocato situazioni di emergenza per decine di famiglie nelle aree di San Michele, Montegibbio, Salvarola e per strutture come quella di Casa Serena, quest’ultima risolta con l’installazione di un generatore, ed alcune problematiche emerse anche nella fase di spalatura.

Nel merito dell’apertura delle scuole, venerdì 6 febbraio, questa è stata decisa nell’ottica di garantire un servizio pubblico che riteniamo primario come la scuola, che i dati confermano essere stato utilizzato, venerdì 6, da 500 famiglie. La chiusura di sabato 7 è stata disposta a fronte degli sbalzi e delle possibili interruzioni dell’energia elettrica che avrebbero potuto provocare anche il blocco degli impianti di riscaldamento.

La chiusura dei parchi per un mese, disposta anche a Carpi, è stata decisa per tutelare e richiamare la popolazione sui rischi derivanti dalla presenza di alberature cadute a terra.

Stiamo inoltre analizzando le cause dei problemi segnalati in diverse vie che non sono state oggetto di spalatura o dove si sono riscontrati maggiori disagi per effetto dell’azione dei mezzi spartineve.

Replicando all’intervento del Sindaco e dichiarandosi non soddisfatto dalla risposta data, il Consigliere Caselli ha parlato di “disastro” nella gestione del Piano Neve e ha invitato l’Amministrazione a rendersi conto direttamente, sul posto, e parlando direttamente con i cittadini, delle problematiche e della situazione ancora in essere”.