carabinieri_100Uno, autocertificando un’inesistente numero di matricola, ha cercato di regolarizzare l’arma clandestina che poi ha prestato al cugino che l’ha detenuta senza regolarizzarne il possesso. A scoprirlo, nel corso di un controllo alle armi denunciate in caserma, i Carabinieri della Stazione di Boretto che hanno seriamente inguaiato i due cugini. Con l’accusa di detenzione illegale di arma clandestina i Carabinieri della Stazione di Boretto hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 75enne pensionato di Boretto e il cugino 72enne di Sant’Ilario d’Enza. Quest’ultimo è stato denunciato anche per il reato di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico avendo denunciato la detenzione di una carabina di cui ne attribuiva nell’autocertificazione di denuncia una matricola inesistente.

La vicenda trova origine nel corso di un controllo ai sensi dell’art. 38 del Testo Unico delle Leggi di P.S. eseguito dai Carabinieri di Boretto nei confronti di un 75enne pensionato del paese. Nel corso delle verifiche oltre alle armi regolarmente denunciante dal 75enne presso i Carabinieri di Boretto, emergeva il possesso di due armi, un fucile ed una carabina, non denunciate. Gli accertamenti esperiti dai Carabinieri portavano a verificare che le due armi, un fucile cal. 8 mm Flobert ed una carabina ad aria compressa cal. 4,5 mm marca Diana, erano intestate al cugino del 75enne che le aveva a lui prestate senza regolarizzarne la denuncia. Ma gli accertamenti su una di queste armi portava ad una ulteriore verità: la carabina, contrariamente a quanto dichiarato dal detentore ai Carabinieri in sede di denuncia, risultava essere clandestina in quanto sprovvista di matricola. Ne conseguiva il sequestro della stessa e la denuncia per i due cugini che i Carabinieri di Boretto inoltravano alla Procura reggiana in ordine ai citati riferimenti normativi violati. Oltre al fucile ed alla carabina irregolarmente detenute, i Carabinieri di Boretto provvedevano a sequestrare in via cautelare le armi regolarmente detenute dai due cugini provvedendo a richiedere a loro carico un provvedimento di divieto detenzione di armi e munizioni proprio alla luce della condotta illecita ravvisata nei loro confronti in materia di armi.