L’associazione di promozione sociale Modena incontra Jenin opera per l’affermazione della solidarietà, della pace e della cooperazione tra i popoli con particolare riferimento alle popolazione della Palestina. A questo scopo ha deciso in questi giorni di sostenere due progetti per la popolazione della Striscia di Gaza.

Il primo ha per titolo “Progetto di emergenza per le famiglie di Gaza” ed è sostenuto anche da Cgil e Nexus Emilia Romagna che nella scorsa estate hanno lanciato una campagna di solidarietà fra i lavoratori della nostra regione. L’ammontare complessivo del progetto è di circa 20.000 euro. Riguarda la distribuzione di un kit di utensili domestici e caricatori di elettricità per 170 famiglie della Striscia di Gaza che hanno perso casa ed averi durante l’offensiva israeliana del luglio 2014.
Infatti, questo attacco militare ha causate pesanti perdite umane e sociali, problemi psicologici sopratutto tra i bambini, perdite economiche di miliardi di dollari. Secondo le stime ufficiali Onu e palestinesi, circa 60.000 case (il 18% di tutte le abitazioni della Striscia di Gaza) sono state distrutte o danneggiate. La maggior parte della famiglie che hanno perso la propria casa, stanno vivendo in case, baracche o roulotte; alcune vivono ancora in rifugi e scuole.
La perdita della casa si unisce spesso alla mancanza di una fonte di reddito, già molti erano i disoccupati a Gaza anche prima dell’offensiva israeliana a causa dell’embargo economico, e migliaia di lavoratori hanno perso lavoro e reddito. A fine 2014 c’erano ancora 197.700 disoccupati a Gaza. Inoltre molti lavoratori del pubblico impiego non ricevono lo stipendio da mesi. Il progetto vuole essere un gesto concreto di solidarietà per chi ha perso tutto ed ancora vive in condizioni estremamente precarie.

Il secondo progetto ha per titolo “Promuovere l’economia solidale e cooperativa a Gaza potenziando il ruolo delle donne nell’economia locale”, è co-finanziato da Regione Emilia-Romagna, Nexus Emilia Romagna e dal Caaf di Modena. Si contribuirà all’acquisto delle attrezzature necessarie per impiantare due cooperative di donne che produrranno e commercializzeranno uova nelle località di Swedish Village e Beit Lahia, per un ammontare di alcune migliaia di euro.
A Gaza, il blocco imposto dal 2007 e le Operazione militari Piombo Fuso e Margine Protettivo hanno distrutto l’infrastruttura dell’economia formale e forzato la popolazione a dipendere massicciamente da attività informali ed aiuti internazionali.
Il progetto rafforza la capacità di organizzazione dei singoli in modo che possano acquisire maggiori strumenti per rivolgersi alle autorità civili per manifestare i loro bisogni e cercare aiuto. L’organizzazione in cooperative gli permetterà di esprimere bisogni e priorità collettivi e di creare fonti alternative di reddito per le comunità di pescatori identificate.

Il partner locale dei progetti è il Democracy and Workers’ Rights Center (DWRC), ONG palestinese, creata nel 1993 da un gruppo di sindacalisti, avvocati, accademici e figure di rilievo politico per difendere i diritti del lavoro e promuovere la giustizia sociale.