cava-ghiaiaDa anni i Cittadini dei comuni di San Cesario, Spilamberto e Castelfranco sono ai ferri corti con i cavatori di ghiaia, evidenziando l’impatto ambientale che le escavazioni procurano al territorio. La “Grey Economy” come viene definita, è fatta di escavazioni, presenza di mezzi pesanti sulle vie comunali, quindi gas, polveri, e rischio di svalutazione degli immobili. Per compensare queste forti ripercussioni, i cavatori dovrebbero realizzare opere di pubblica utilità, ma quella che ci viene raccontata è una realtà ben diversa, fatta di cave abbandonate e di opere compensative mai arrivate.  

Appreso che la giunta regionale dell’Emilia Romagna ha deliberato un aumento degli oneri di escavazione di un incredibile ma vero € 0,13 a metro cubo, portandolo da € 0,57 a € 0,70 a metro cubo, tradotto vuol dire che un camion che trasporta ghiaia caricando 300 quintali (circa 16,5 metri cubi), rispetto a prima, pagherà un aumento di 2,10 euro per tutto il carico! Per chi non lo sapesse, vorrei precisare che un carico solitamente ha un valore di circa 280 euro.

Raccogliendo l’invito a sollecitare anche la nostra Amministrazione sul tema cave, abbiamo presentato una Mozione che chiede al Sindaco Costi di far pagare l’IMU sulle aree estrattive formiginesi.

Le riflessioni dei cittadini sono relative al fatto che le escavazioni di ghiaia sono decisamente remunerative per chi le pratica, tanto da meritarsi l’appellativo di mercato dell’ “oro grigio” e considerando che queste attività possono mettere a rischio le falde acquifere su cui sorgono oltre che ad alimentare il processo di trasformazione dei terreni in cemento, è corretto che il prezzo per le escavazioni sia equo.

Infine quello che più mi inquieta è l’aver appreso che la nuova legge regionale sulle attività estrattive, definirà che le decisioni sui quantitativi estraibili, saranno prese sui tavoli della Regione allontanando sempre di più il centro decisionale dal nostro Consiglio Comunale.

Ma non è tutto, come se non bastasse, le autorizzazioni, non saranno più rilasciate dal Comune di Formigine, ma da un ente di secondo grado verso il quale in questi mesi ho mosso diverse critiche che è l’Unione dei Comuni.

Mi auguro che la nuova Amministrazione ed in particolare il Sindaco Maria Costi, voglia cogliere questa proposta, si confronti con le forze politiche del Consiglio Comunale di Formigine ed insieme per il bene dei formiginesi e del nostro territorio, esegua un approfondimento, ascoltando anche i rappresentati dei Comuni che hanno avviato la procedura in oggetto, ed applichi l’IMU nelle aree destinate alla attività estrattive.

(Rocco Cipriano Consigliere Comunale M5S Formigine)