Dopo tanti anni di richieste cadute nel vuoto, all’ex assessore della sicurezza non piaceva il coinvolgimento delle parti sociali, abbiamo avuto modo di partecipare per la prima volta al comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico presieduto dal Sindaco Muzzarelli. Per noi come sindacato, anche se la cosa non basta certo da sola a risolvere i problemi, è stato un bel cambio di indirizzo. Il Sindaco ha fatto delle proposte che dovranno essere attuate subito, invece che sollevare polemiche che non servono a nulla. Ogni soggetto è libero di sollevare proposte, suggerimenti e critiche, ma nessuno ha la verità in tasca e la soluzione  non è probabilmente nella disponibilità di alcuno dei soggetti presenti. I comitati girano per le strade, noi cerchiamo da anni di sollevare il problema del disagio sociale e di dare il nostro contributo, come testimoniano anni di articoli sui giornali sul tema della sicurezza firmati dal sottoscritto. Cerchiamo di remare tutti dalla stessa parte e se anche le iniziative assunte dal sindaco non paiono sufficienti impariamo a distinguere tra chi vuole fare passi in avanti e chi vuole restare fermo.

Noi non diamo lezioni a nessuno ma nessuno deve pensare di dare lezioni a noi.

Vi sono svariati problemi legislativi da risolvere, sia sul tema delle espulsioni, sia in materia di repressione e contenimento del fenomeno criminale. Vi è un’emergenza carceri sovraffollate per le quali il nostro paese paga alla comunità europea multe ingenti, vi è una emergenza occupazionale senza precedenti nella nostra provincia che non si limita al problema degli sbarcati, come qualcuno vorrebbe far credere.

Vi è uno stato che attraverso i propri apparati, Inps prima di tutto, non riesce a garantire in tempi di erogazione ragionevoli, gli ammortizzatori sociali che pure ha previsto per affrontare le situazioni di crisi aziendale. Gli sfratti per morosità sono all’ordine del giorno, in molti, in troppi fanno fatica a pagare le utenze e a garantirsi il pranzo con la cena.

Se a questo quadro avvilente non si pone rimedio, se non si comincia con la garanzia della sanzione a ripulire un po’ le strade della nostra città dai soliti noti alle forze dell’ordine che incappano periodicamente nelle maglie della Giustizia, difficilmente si migliorerà il senso di insicurezza che attanaglia molti concittadini, in particolare gli anziani e i soggetti più deboli.

Noi non abbiamo mai difeso interessi corporativi di questa o di quella sigla autonoma di sindacato che ad ogni occasione si mettono sul piede di guerra di traverso alle istituzioni. Siamo per il rispetto dei contratti di lavoro, per assunzioni, per lo spostamento delle forze dell’ordine dagli incarichi burocratici al presidio attivo del territorio, perché lo Stato deve fare sentire la propria presenza e vicinanza. Ma non è sollevando polveroni o polemiche che si risolvono le questioni. Quelle appartengono ad altri interessi e ognuno si assumerà le proprie responsabilità.

 

(Luigi Tollari, Segretario Generale CST UIL Modena e Reggio Emilia)