Vigili-Fuoco-notteÈ stato il marito e l’ha fatto per vendetta. A queste conclusioni sono giunti i Carabinieri di Correggio che ritengono di aver individuato il responsabile dell’attentato incendiario dell’auto in uso ad una donna residente a Fabbrico. Il rogo porta la data del 13 febbraio scorso: è un venerdì sera la vittima, una 38enne residente a Fabbrico, si trovava all’interno di un’azienda di Correggio intentata a lavorare. Intorno alle 23,30, ultimato il turno di lavoro, nell’uscire notava che la Renault Twingo che utilizzava era avvolta dalle fiamme. Ignoti, come accertato da Vigili del Foco e dai carabinieri di Correggio, intervenuti sul posto, l’avevano cosparsa di benzina incendiandola. Nell’immediato i sospetti ricadevano sul marito della donna la quale da qualche giorno, unitamente ai figli, si era trasferita, per motivi di sicurezza, in una struttura protetta avviando peraltro le procedure per la separazione. Tra i curiosi che osservavano l’incendio i Carabinieri registravano la presenza del marito. Lo stesso nell’affermare di aver appreso dal figlio dell’incendio si era precipitato per capire cosa stesse accadendo. All’interno dell’abitacolo i carabinieri avevano modo di rilevare un forte odore di benzina. Le indagini quindi si catalizzavano nei confronti dell’uomo, un 42enne napoletano residente a Fabbrico, nei cui confronti venivano acquisiti incontrovertibili elementi di responsabilità come i filmati registrati dal sistema di rilevatore targhe comunale che rilevavano il transito dell’autovettura precedentemente all’incendio e non successivamente come sostenuto dall’indagato che peraltro ha riferito essere stato chiamato telefonicamente dal figlio, circostanza questa non emersa nel traffico telefonico riscontrato dai carabinieri. Alla luce degli elementi raccolti l’uomo veniva denunciato alla Procura reggiana  per il reato di incendio. Il movente, secondo i carabinieri, sarebbe nel ricercarsi in un gesto di ritorsione posto in essere dall’uomo che non ha accettato la volontà della moglie, ora collocata in struttura protetta, di porre fine al loro matrimonio.