foto-screenshotSi trovava nel centro storico del capoluogo reggiano intenta a scaricare merce dal proprio furgone quando ignoti ladri, introdottisi nell’abitacolo del proprio automezzo, le hanno rubato la borsa contenente, tra l’altro, il suo costoso iPhone. Il suo primo pensiero è stato quello di chiamare i Carabinieri del suo paese, ovvero quelli della Stazione di Casina, riferendo l’accaduto e restando in stretto contatto telefonico con loro. Grazie infatti all’applicativo “trova il mio Iphone” riusciva a vedere gli spostamenti del suo Iphone. I tracciati dei movimenti monitorati in diretta da altro Iphone di una sua amica, venivano acquisiti attraverso appositi screenshot e immediatamente inviati via whatsapp sul cellulare del Maresciallo. E mentre i Carabinieri di Casina si mettevano in macchina scendendo a Reggio Emilia per localizzare il cellulare rubato alla concittadina, l’ultima “posizione” dell’iPhone risultava essere nel campo nomadi di Via Ancini dove i Carabinieri di Casina, unitamente ai colleghi di Reggio Emilia, si precipitavano certi di trovare lo smartphone. In effetti le coordinate dell’App conducevano i Carabinieri nelle vicinanze di alcuni cassonetti della spazzatura dove i militari trovavano l’Iphone, abbandonato di tutta fretta dai ladri.

E mentre le indagini dei Carabinieri della Stazione di Casina proseguono per identificare i responsabili del furto, l’Iphone rubato veniva restituito alla derubata. Si tratta comunque di ladri tecnologici che hanno oscurato la telecamera con nastro adesivo nero per evitare di essere fotografati con altro applicativo che li avrebbe certamente assicurati alla giustizia. E’ proprio  grazie alla tecnologia che i carabinieri cercheranno di identificarli: prima di restituire il cellulare i militari hanno estrapolato le impronte e sequestrato il nastro adesivo (per rilevare l’eventuale DNA) che verranno inviati ai RIS per le comparazioni con i soggetti pregiudicati censiti in Banca Dati……

Una indagine al passo con i tempi!