La Divisione Anticrimine della Questura di Reggio Emilia, in seguito ad un’attività di indagine iniziata nei primi giorni di febbraio, è riuscita ad attribuire ad E.S., la giovane marocchina all’onore delle cronache nei giorni scorsi per aver commesso diversi furti all’interno del Santa Maria Nuova, un altro colpo perpetrato in Ospedale con le medesime modalità.

Questa volta i fatti risalgono alla mattina del 6 febbraio scorso, quando una impiegata si portava presso il Posto di Polizia del Nosocomio denunciando il patito furto di beni personali custoditi nell’armadietto chiuso a chiave del proprio ufficio. Alla dipendente venivano asportati bancomat, assegni e denaro per circa 120 euro.

Subito gli Agenti si procuravano i filmati registrati dal sistema di sorveglianza che, negli attimi di assenza della segretaria, riprendevano solamente una donna presente nella zona del furto. La giovane immortalata effettuava dapprima un veloce sopralluogo dell’ufficio per poi, appurato non ci fosse nessuno, entrarvi ed uscire in fretta cercando di celare qualcosa all’interno della propria borsa.

Le immagini rese dall’impianto di videosorveglianza non permisero in quella circostanza di identificare la malvivente, poiché ancora sconosciuta alle Forze dell’Ordine.

Grazie all’arresto operato dalla Questura qualche giorno fa, E.S. è stata sottoposta all’obbligo di firma presso la P.S. per ricettazione, indebito possesso ed utilizzo di carte di credito e furto aggravato e da quel momento si è riusciti ad addebitarle altri due furti perpetrati in Ospedale in giornate differenti ma con le stesse, identiche modalità.