Non per voler essere profeti o oracoli, ma la Lega Nord aveva visto giusto sulle sorti della Cispadana autostradale. E’ questo il senso del messaggio lanciato dal consigliere regionale Ln, Stefano Bargi, e dal consigliere comunale di Mirandola, Guglielmo Golinelli, all’indomani dell’inchiesta che accompagna l’iter (è proprio il caso di dire “tortuoso”) dell’autostrada Cispadana. «Perché prima che arrivassero il Movimento 5 Stelle o Sel – fanno sapere i consiglieri leghisti – la Lega, semplicemente sentendo il polso dei territori, aveva avvertito sin dal 2005 che la rotta presa dal centrosinistra a livello regionale (quando si decise per la svolta autostradale, con un project financing per la Cispadana) era sbagliata.» Oggi, invece, si fanno i conti con le inchieste e con (probabilmente) il nuovo blocco del progetto. «Diverso da quell’idea di strada a scorrimento veloce che proponevamo – dicono Bargi e Golinelli –. Un tratto autostradale avrebbe forse favorito l’ingresso all’Auto-Brennero, ma non certo snellito il traffico, per dire, tra Mirandola e Finale Emilia. Quando, la scorsa primavera, Peri girava i comuni interessati dalle amministrative, assicurando che la Cispadana sarebbe stata una priorità per “sbloccare” il Paese, fu smentito dal parere (non vincolante) discordante del Ministero per i Beni culturali: la Regione, all’epoca, demandò al governo la missione di realizzare l’opera e di sbloccare la procedura di Via (Valutazione di impatto ambientale; ndr). Oggi, sappiamo che un funzionario implicato nella stessa procedura di Via è stato arrestato per presunte forzature nell’iter, e che lo stesso ex assessore Peri, assieme al presidente del Consorzio Società Cispadana sono indagati per presunte pressioni esercitate sulle istituzioni.» «Si è forzata la mano nell’inserire un’autostrada su uno spazio destinato ad accogliere una strada a scorrimento veloce – dicono Bargi e Golinelli – con il risultato di creare un enorme biscione, fatto di cavalcavia e sottopassi costosissimi, quando con i 180 milioni spesi dalla Regione nel progetto si sarebbe potuta fare benissimo ed in tempi rapidi una strada a scorrimento veloce, come chiedeva la Lega. Non un’opera che finirà per fagocitare il tratto esistente nel reggiano e la Ferrara-Mare (oggi gratuite; ndr) e che non va nell’interesse dei cittadini. Sorge il dubbio che questo carrozzone messo in piedi sia servito più per creare nuove poltrone, come quella ottenuta dall’ex Sindaco di Sassuolo, Graziano Patuzzi. Il quale, una volta non eletto, ha trovato subito una sistemazione come Presidente dell’Autostrada Cispadana. Mentre un’opera viaria attesa dagli emiliani da oltre 50 anni attende ancora lì, in attesa delle inchieste giudiziarie e dei prossimi sviluppi».