case_popolari“Così il centrosinistra di Sassuolo premia extracomunitari e irregolari a discapito di chi da anni qui paga le tasse elavora per rilanciare la nostra terra”. Stefano Bargi, consigliere regionale della Lega Nord e Gianfrancesco Menani  Segretario del Carroccio di Sassuolo lanciano l’attacco all’amministrazione comunale che con delibera di giunta del 5 marzo, di prossima pubblicazione sull’albo pretorio, ha modificato i criteri per l’assegnazione dei punti delle graduatorie delle case popolari.

“Il centrosinistra – attacca Bargi – ha affossato la residenzialità storica. Ha cioè diminuito i punti che quando eravamo in maggioranza avevamo previsto a favore di chi risiede sul territorio da maggior tempo. Di fatto volevamo favorire coloro che avevano premiato Sassuolo comeloro luogo di residenza e di conseguenza, pagandovi le tasse, hanno contribuito allo sviluppo e allo stanziamento di risorse per i servizi sociali. In questi giorni – continua Bargi – il Pd ha invece modificato le regole previste indebolendo i punteggi dovuti alla residenza di fatto favorendo gli ultimi arrivati”.

Durissimo anche il segretario cittadino dellaLega Nord a Sassuolo: “Avevamo modificato il regolamento di accesso per dare più diritti agli italiani. Era un primo passo nella modifica del regolamento a favore della nostra gente. Con questa manovra, invece, la giunta di centrosinistra ha chiaramente voluto fare tanto fumo. Ma dell’arrosto – attacca Menani – nessuna traccia, salvo la penalizzazione dei residenti. Hanno tolto punti a chi vive a Sassuolo da più tempo per assegnarne uno agli anziani e uno ai disabili. Ma se un alloggio si assegna in un range di punti che oscilla almeno tra i 30 e i 50  è chiaro che uno in più o in meno è ininfluente. Ancora una volta la sinistra penalizza la nostra gente e favorisce gli extracomunitari. Dopo avere alloggiato circa 21 persone giunte a Sassuolo con l’operazione Mare Nostrum, l’assessore ai servizi sociali cerca di favorire gli extracomunitari a discapito degli italiani: si dimetta visto che non è in grado di adempiere al suo ruolo”.