Stadio-BragliaIl Modena Fc gestirà come concessionario lo Stadio Braglia fino al 2034. La delibera che prolunga la convenzione già in essere con il Comune di Modena è stata approvata, emendata, dal Consiglio comunale giovedì 19 marzo con il voto favorevole di Pd, M5s, Sel, Per me Modena, Forza Italia, Ncd. Astenuto CambiaModena.

Con la delibera, presentata dall’assessore allo Sport Giulio Guerzoni, il Comune recepisce la disponibilità del Credito sportivo a prolungare, fino al 2034 appunto, il pagamento del mutuo in capo al Modena Fc. La modifica della durata della convenzione si è resa necessaria per consentire alla squadra la rinegoziazione del mutuo acceso per la ristrutturazione dello stadio. Contestualmente, con delibera presentata dall’assessora al Bilancio Ludovica Carla Ferrari, è stata approvata anche la proroga delle garanzie fideiussorie a favore del Credito sportivo per i mutui contratti dalla società calcistica (voto favorevole di Pd, M5s, Sel, Per me Modena, Forza Italia, contrario di CambiaModena, astensione di Ncd).

Tre gli emendamenti alla convenzione presentati e approvati dall’assemblea. Nell’articolo riguardante le revoche, con modifica proposta dal Pd e dal M5s e presentata da Paolo Trande (Pd), si prevede la facoltà per il Comune di revocare la concessione “per giustificate ragioni di interesse generale, compresa ogni ulteriore opportunità o necessità di valorizzazione dell’impianto a servizio del territorio” (favorevoli Pd, M5s, Sel, Per me Modena; contrario Fi; astenuti CambiaModena e Ncd). Nell’emendamento del M5s presentato da Luca Fantoni si prevede che in caso di modifiche societarie o di cessione della squadra, il Comune si riserva di chiedere ai futuri proprietari e gestori della società di prestare garanzia fideiussoria a favore del Comune stesso per una durata e un importo pari al mutuo residuo (favorevoli Pd, M5s, Sel, Per me Modena, Forza Italia, Ncd. Astenuto CambiaModena). Sempre del M5s e presentato da Luca Fantoni l’emendamento che aumenta da sette a 12 le giornate che il Comune può riservare per lo svolgimento di iniziative scolastiche e sportive, compatibilmente con l’attività agonistica.

Il nuovo mutuo prevede una rata semestrale di 130 mila 877 euro, per un totale annuo di 261 mila 754 euro con una maxi rata finale che rimane comunque superiore, come ha spiegato l’assessore Guerzoni, al valore medio dei canoni pagati per stadi pubblici e squadre professionistiche di serie A e B che operano come gestori (tra i 100 mila e i 200 mila euro). La rata originale si aggirava sui 600 mila euro all’anno, già ridotti, con una prima rinegoziazione, a circa 420 mila euro annui.

“Anche con questa nuova modulazione della convenzione – ha dichiarato l’assessore – ribadiamo la visione dell’Amministrazione portata avanti negli ultimi dodici anni: mettere in campo le giuste soluzioni e strategie per ottenere un mix positivo tra gli obiettivi sportivi, economici e patrimoniali”.

La delibera rimane invariata rispetto alle competenze e alle responsabilità ripartite tra il Comune e Modena Fc. Tra gli obblighi a carico del Modena: gli oneri finanziari derivanti dall’assunzione del mutuo; la manutenzione ordinaria e gli interventi riparativi dell’intero complesso a eccezione dei locali che restano in uso al Comune; la manutenzione ordinaria e straordinaria del manto erboso dello stadio Braglia e del campo Zelocchi. Tra gli obblighi in carico al Comune gli interventi straordinari imposti da Uefa, Figc, lega calcio indispensabili per l’utilizzo dell’impianto nelle competizioni sportive; determinati interventi di manutenzione ordinaria del manto erboso richiesti in occasione di eventi sportivi di rilevanza nazionale o internazionale o di circostanze eccezionali imprevedibili. Gli interventi che hanno carattere esclusivo di miglioramento saranno invece valutati e concordati di volta in volta tra le parti.

Tra le novità, l’introduzione, come elemento di flessibilità vista la lunga durata della convenzione, della facoltà del gestore di avanzare una richiesta di alienazione dello stadio che sarà valutata dall’Amministrazione sulla base delle leggi vigenti in materia di beni pubblici.