specchiettoLa truffa dello specchietto ovvero il modo truffaldino per spillare 50 o 100 euro a colpo a ingenui automobilisti si riaffaccia nel reggiano. Il trucco è sempre lo stesso: l’inganno solitamente viene architettato in una strada stretta o in un parcheggio. Un tizio, solitamente accompagnato da un compare, individua un’auto e appena la preda è passata a fianco della sua vettura o durante la manovra in un parcheggio gli va dietro fino a fermarlo accusandolo di avergli rotto lo specchietto o ammaccato l’auto. A volte simulando l’urto con il lancio di un oggetto sulla fiancata dell’auto del malcapitato. E’ quanto accaduto in questi giorni a Sant’Ilario d’Enza, in provincia di Reggio Emilia dove i due truffatori si sono “accampati” piazzando alcuni colpi tra Via Podgora e Via Montello a danni di ingenui automobilisti due dei hanno peraltro “risarcito” i truffatori con 50 euro a testa. In particolare i due automobilisti mentre guidavano sentivano un colpo senza dar peso alla cosa. Durante il tragitto verso casa venivano raggiunti e superati da un’Alfa Romeo (una volta nera e l’altra volta grigia) che chiedevano di fermarsi. Dall’auto scendevano due uomini che lamentavano la rottura dello specchietto causata poco prima chiedendo per la soluzione in via bonaria del danno 50 euro in contanti ovvero quanto loro avevano quantificato il danno. Le condotte truffaldine dei due furbastri venivano notate dai cittadini che annotate le targhe informavano i Carabinieri del paese. Le due vittime nel frattempo materializzato di essere state raggirate sporgevano denuncia con i Carabinieri di Sant’Ilario d’Enza che avviavano le indagini risalendo a due siracusani, un 22enne e 35enne residenti a Noto (SR) che venivano denunciati alla Procura reggiana per il reato di truffa continuata. A loro carico i carabinieri accertavano anche analogo colpo compiuto nel ravvenate dove i due, come accertato dai carabinieri di Sant’Ilario d’Enza, avevano stazionato la settimana precedente. E mentre i Carabinieri di sant’Ilario d’Enza invitano tutti i cittadini incappati nei due truffatori a rivolgersi ai militari e formalizzare la denuncia l’occasione è favorevole per dare alcuni consigli e  non cascare nella truffa dello specchietto. E’ importante chiedere subito la compilazione del Cid, costatazione amichevole dell’incidente stradale. A questo punto, con la scusa che va di fretta il truffatore chiederà di pagargli il danno cash. Opponetevi in modo deciso e se l’imbroglione insite dite, magari, che avete una polizza che copre i danni arrecati a terzi senza l’aumento di premio assicurativo per voi. Se continua a insistere e non molla la presa chiamate subito il 112 dei Carabinieri che come l’odierno caso vedrà i responsabili essere chiamati a rispondere del reato di truffa con la vittima che potrà essere risarcita del danno in sede processuale.