Bologna-legalitaNel corso del Consiglio provinciale di ieri pomeriggio il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi ha comunicato la propria adesione alla Carta etica di Avviso Pubblico, l’associazione nazionale che mette in rete gli amministratori pubblici impegnati a promuovere la cultura della legalità nella politica e nelle istituzioni ed alla quale la Provincia di Reggio Emilia aderisce da anni.

La Carta è un codice etico stilato di recente che definisce nel concreto e in modo specifico alcuni comportamenti volti a garantire trasparenza e legalità nell’azione politica e amministrativa. “L’adesione alla Carta di Avviso Pubblico rappresenta l’ennesimo, forte segnale del comune impegno – da parte delle istituzioni reggiane ma anche, a livello personale, dei loro rappresentanti – nelle azioni di contrasto alla corruzione e a ogni possibile infiltrazione malavitosa”, spiega il presidente Manghi che non più tardi di sabato scorso, a Bologna, aveva sfilato in occasione della XX Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie reggendo proprio, insieme a diversi sindaci reggiani, lo striscione di Avviso Pubblico “Enti locali e Regione per la formazione civile contro le mafie”.

Oltre ai Protocolli su lavoro nero e appalti pubblici e l’adesione all’Alleanza reggiana per una società senza mafie degli anni scorsi, anche recentemente la Provincia di Reggio Emilia ha ribadito il proprio impegno antimafia. All’indomani dell’operazione “Aemilia”, lo stesso presidente Manghi e i sindaci reggiani avevano approvato un ordine del giorno per la tutela della comunità reggiana in cui, tra l’altro, si ribadiva come “le istituzioni e tutta la società civile reggiana in questi anni abbiano progressivamente preso coscienza di un fenomeno le cui radici sono estranee alla storia della realtà locale, contro il quale sono state attivate numerose azioni di contrasto di tipo educativo, legislativo e istituzionale”.  E proprio nell’ottica di una “consolidata attitudine alla collaborazione tra istituzioni, enti e associazioni che, unita a un diffuso senso civico, ha impedito all’illegalità,  a fronte delle sue numerose collusioni, di tradursi in fenomeno di massa sostenuto dal consenso sociale”, Prefettura, Provincia e Comune di Reggio Emilia stanno lavorando a un nuovo protocollo di legalità, ancora più restrittivo in termini di assegnazioni lavori, appalti e controlli sull’edilizia e urbanistica. Anche nei confronti di sale scommesse e videolottery (Vlt), Provincia e Comuni stanno lavorando per meglio regolarizzare e controllare un fenomeno che a volte può favorire nuove forme di insediamento della criminalità organizzata.

 

Cos’è la Carta di Avviso Pubblico

La Carta di Avviso Pubblico – presentata lo scorso ottobre a Roma nel corso della manifestazione Contromafie – è stata redatta da un gruppo di lavoro di esperti, giuristi, funzionari pubblici e amministratori locali ed è composta da 23 articoli, in cui viene esplicitato concretamente come un buon amministratore può agire nella quotidianità secondo principi di trasparenza, imparzialità, disciplina e onore, previsti dagli articoli 54 e 97 della Costituzione. Contrasto al conflitto di interessi, al clientelismo, alle pressioni indebite, trasparenza degli interessi finanziari e del finanziamento dell’attività politica, scelte pubbliche e meritocratiche per le nomine interne ed esterne alle amministrazioni, piena collaborazione con l’autorità giudiziaria in caso di indagini e obbligo a rinunciare alla prescrizione, oltre all’obbligo di dimissioni in caso di rinvio a giudizio per gravi reati, come quelli di mafia e corruzione. Si tratta di alcune delle previsioni della Carta di Avviso Pubblico che rappresenta un codice etico fatto non tanto di buoni propositi e belle intenzioni, ma anche di divieti – ad esempio non ricevere regali superiori ai 100 euro in un anno – e sanzioni, che vanno dalla censura pubblica sino alle dimissioni.