accordo-salseFra il Comune di Fiorano Modenese, il Dipartimento di scienze chimiche e geologiche dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, è stato siglato un ‘Accordo per la realizzazione di studi ed indagini finalizzati alla definizione di un quadro conoscitivo utile alla fruizione in sicurezza dell’area integrale delle Salse di Nirano’.

L’accordo è stato motivato dai tragici accadimenti verificatisi il 28 settembre 2014 nella Riserva delle Macalube di Aragona (AG) in Sicilia, seppure intervenuti in un contesto localmente peculiare dal punto di vista geodinamico, hanno reso necessaria una riflessione sulla fruizione in sicurezza della zona integrale delle Salse di Nirano, rendendo necessario approfondire gli studi e le indagini svolte da diversi soggetti scientifici per finalità di ricerca, al fine di definire un quadro conoscitivo utile agli amministratori per l’adozione di scelte gestionali volte alla fruizione in sicurezza dell’area stessa.

I vulcani di fango emiliani, comunemente chiamati Salse o Barboi, e quelli di Nirano in particolare, rappresentano un particolare fenomeno geologico originato dalle emissioni di fango freddo prodotte dalla risalita in superficie di acqua salata (proveniente da unità geologiche profonde e la cui origine è da collegarsi alla presenza del mare che occupava l’attuale Pianura Padana) e fangosa frammista ad idrocarburi principalmente gassosi (metano) ed, in piccola parte, liquidi (petrolio) lungo faglie e fratture del terreno.

In particolare le Salse di Nirano, visitate ogni anno da 70.000 persone, tutelano il più importante fenomeno dei vulcani di fango in Emilia Romagna, per sviluppo areale e stato di  conservazione delle forme, e tra i meglio conservati in Europa; per questo il campo delle Salse di Nirano è diventata la prima Riserva Naturale individuata in Regione Emilia Romagna nel 1982, riconosciuta nel 2004 dalla Commissione Europea come Sito di Importanza Comunitaria (SIC) per la presenza di habitat e specie animali prioritarie e da proteggere in quanto uniche e fautrici di una biodiversità specifica.

I Ricercatori del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università di Modena e Reggio Emilia svolgono da anni attività di ricerca istituzionale nel campo dello studio dei geositi e nella realizzazione documenti in grado di fornire supporto alle amministrazioni locali quali strumenti di lettura del paesaggio; il Dipartimento ha da anni in corso ricerche nell’area in oggetto e dispone di una ricca documentazione scientifica inerente la tematica della valorizzazione dei geositi.

L’accordo pone come obiettivo la definizione di un quadro conoscitivo, utile all’adozione da parte dell’Amministrazione Comunale di Fiorano Modenese di scelte finalizzate alla fruizione in sicurezza della zona integrale della Riserva Naturale delle Salse, di strategie di tutela, di informazioni da proporre anche per la valorizzazione del sistema d’area dei Vulcani di Fango Emiliani, creando una sinergia di indagine tra soggetti scientifici differenti con alte competenze in materie di indagine diverse al fine di definire un quadro conoscitivo per l’adozione, da parte dell’Amministrazione, di misure di salvaguardia della sicurezza dei fruitori e visitatori della Riserva.

Il gruppo di studio è composto dal Prof. Doriano Castaldini e dalla Prof.ssa Paola Coratza dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche; dal Prof. Dario Albarello dell’Università di Siena, Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente; dalla Dr.ssa Maria Teresa De Nardo e dal Dr. Stefano Segadelli della Regione Emilia Romagna, Servizio geologico, sismico e dei suoli;  dalla Dr.ssa Alessandra Sciarra e dal Dr. Francesco Italiano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia; dal Dr Giovanni . Martinelli di Arpa Emilia Romagna, Sezione di Reggio Emilia.

Il gruppo di studio fornirà una relazione descrittiva delle dinamiche del sottosuolo comprendente, il monitoraggio sismico per la valutazione periodica delle variazioni di flusso nelle emissioni gassose; promuoverà attività di conoscenza utile anche alla valorizzazione della via dei vulcani di fango emiliani; fornirà un contributo tecnico-scientifico alla presentazione di eventuali progetti, in ambito europeo e locale, per la valorizzazione dei siti interessati dal fenomeno geologico dei ‘vulcani di fango’ nell’area di studio; attiverà azioni di ricerca, osservazione ed elaborazione culturale in collaborazione con il mondo accademico sui temi della fruizione sostenibile e sicura di aree di pregio nonché favorire, sulla base delle proprie competenze, la valorizzazione paesaggistica e la promozione dei geositi.