L’Università di Bologna – Scuola di Economia, Management e Statistica –  rilancia il primo master universitario italiano e unico in Europa in ‘Relazioni internazionali d’impresa Italia-Russia’, giunto alla sua seconda edizione.

Contrattualistica, tassazione, gestione dei rapporti di lavoro, marketing, supply chain, finanza internazionale e imprenditoriale, economia, storia e cultura russa sono alcuni degli insegnamenti attivati per i 22 laureati immatricolati per l’anno accademico 2014-2015 (il 30% in più rispetto alla precedente edizione), tra i quali uno di nazionalità russa e due Ucraina.

Il master, diretto da Emanuele Menegatti del Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia dell’Università di Bologna e realizzato con il sostegno e la collaborazione di Carisbo-Intesa Sanpaolo, prevede un calendario di attività formative per 1500 ore (da gennaio a luglio 2015, nelle giornate di venerdì e sabato), di cui 320 ore di lezione frontale e 500 ore di tirocinio o project work con stage in Italia e in Russia a partire dal prossimo settembre.

Obiettivo: formare nuove e specifiche competenze manageriali in grado di agire nel sistema economico russo in cui attualmente operano circa 20.000 aziende italiane (il 10% sul totale delle imprese export oriented).

“L’iniziativa dell’Università di Bologna ha dimostrato di rispondere alle esigenze del mercato del lavoro, – dichiara Emanuele Menegatti, direttore del master in Relazioni internazionali d’impresa Italia-Russia: – colmando una lacuna nel panorama italiano dell’alta formazione post lauream che, ad oggi, non contemplava una risposta formativa adeguata e specializzata per il mercato russo. Lo prova il fatto che il 70% degli studenti della precedente edizione sono attualmente occupati, a soli tre mesi dalla fine del master. Anche per questa edizione abbiamo poi ricevuto numerose proposte di tirocinio dalla aziende del territorio Emiliano-Romagnolo; proposte che testimoniano come, nonostante le note difficoltà che coinvolgono le relazioni commerciali con la Russia in questo momento storico, profili qualificati verso questo mercato siano ancora ricercati e lo saranno sempre di più nel futuro, considerato che la Russia rimane un mercato irrinunciabile per le nostre imprese.

“Nonostante i problemi connessi all’embargo di alcuni prodotti e all’andamento negativo del rublo, la Russia – commenta Luca Severini, direttore regionale di Intesa Sanpaolo – resta uno tra i mercati target più importanti per l’interscambio con il nostro Paese. Pur con un livello di esportazioni italiane in Russia calate nel 2014 a 9,5 miliardi (rispetto ai 10,7 miliardi del 2013) l’Italia incrementa la propria quota di mercato, a differenza di altre economie mature, come Germania, Francia e USA. Nel medio termine c’è un potenziale ancora elevato per il nostro export, – aggiunge Severini – in particolare per i prodotti tipici del made in Italy, che deve essere ben gestito da profili specializzati nelle relazioni politico-commerciali. Questo master può contribuire a creare condizioni positive sullo scacchiere commerciale. un importante strumento di conoscenza e approfondimento delle peculiarità che caratterizzano il mercato russo, utilizzabile anche dalle piccole e medie imprese che desiderano operare in tale mercato.”

“L’iniziativa – conclude Gino Cocchi, vice presidente e responsabile internazionalizzazione di Confindustria Emilia Romagna – consolida  un significativo collegamento tra sistema universitario e impresa e sostiene in modo coerente le iniziative, i progetti e le attività a supporto della internazionalizzazione delle imprese del territorio, che è oggi via obbligata per il loro rilancio e successo”.