“Il gruppo consiliare PD deve purtroppo constatare che l’errata interpretazione delle norme da parte del M5s continua. Rimaniamo perplessi davanti alla logica bislacca, espressa nell’articolo, volta a giustificare una posizione fondata più sull’ostinazione a voler ragione a tutti i costi che su una corretta interpretazione del diritto (e della lingua italiana).

Viene presentato il testo dell’art. 4 comma 6 e ci viene spontaneo chiederci come sia possibile che non ci si renda conto che si tratti di un elenco di limiti e non una norma specificatamente legata al segreto statistico e alla privacy.

Ci chiediamo come sia possibile che non sia sorto il dubbio di verificare il contenuto dei commi 1 e 6 dell’art.24 della legge 241/1990 che non trattano certo di tutela del segreto statistico e nei quali minimi sono i riferimenti riconducibile alla privacy.

La norma su cui si basa la segretezza in fase istruttoria della formazione di atti di pianificazione e programmazione è il punto c) del comma 1, come è stato più volte ricordato al M5s, che recita: “1. Il diritto di accesso e’ escluso: […] c) nei confronti dell’attività della pubblica amministrazione diretta all’emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione, per i quali restano ferme le particolari norme che ne regolano la formazione;”. A quali dati statistici riservati relativi alla salute e all’orientamento sessuale di cittadini fa riferimento questa norma secondo il M5s? Mai come in questo caso il detto “non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire” risulta vero.

Potremmo prenderla a ridere o considerare la questione un approccio un po’ naif da parte del M5s se il tutto non fosse presentato, non per la prima volta, con toni diffamatori nei nostri confronti. Basta avere idee diverse per essere definiti in malafede e accusati di tramare nell’ombra.

Su queste basi vorrebbero un incontro pubblico? Ci sembra manchino i presupposti indispensabili, vale a dire la conoscenza approfondita  degli argomenti in discussione. L’opacità di cui parlano più che dalla presunta mancata trasparenza del PD e di questa amministrazione  è dovuta alla manifesta ignoranza del M5s fioranese”.

(Il gruppo consiliare PD)